La scorsa notte, in una dichiarazione dal suo portavoce, Ban Ki-moon si è congratulato con il nuovo Capo di Stato della transizione, Catherine Samba-Panza, e il Primo Ministro Andre Nzapayeke per il loro impegno nel “mettere la transizione di nuovo in pista”.
Samba-Panza, primo leader donna della Repubblica Centrafricana, è stato eletta la scorsa settimana dal parlamento di transizione del paese. Ha preso il posto di Michel Djotodia, che aveva precedentemente sostituito il deposto Presidente François Bozizé, e che si è dimesso all'inizio di questo mese, insieme al suo primo ministro, dopo non essere riuscito a controllare la spirale di violenza religiosa nel paese.
Ban Ki-moon che è attualmente a Cuba per un vertice regionale, si è così espresso in merito al nuovo governo: “La creazione di un nuovo governo offre una nuova opportunità per far avanzare il processo politico”. Nella dichiarazione, ha poi ribadito la disponibilità delle Nazioni Unite a sostenere le autorità di transizione nei loro sforzi per garantire la sicurezza e il benessere delle persone.
Migliaia di persone si stima siano state uccise e sono 2,2 milioni – circa la metà della popolazione – a necessitare di aiuti umanitari per via di questo conflitto scoppiato quando i ribelli musulmani Séléka hanno lanciato duri attacchi nel dicembre 2012. Questi attacchi hanno assunto toni sempre più settari finché le milizie cristiane conosciute principalmente come anti-Balaka (anti-machete) hanno imbracciato anche loro le armi.
I commenti di Ban sono arrivati proprio nello stesso giorno in cui il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha esteso il mandato della missione delle Nazioni Unite per il consolidamento della pace nel paese (BINUCA), autorizzando anche il dispiegamento di una forza dell'Unione Europea con il mandato di usare la forza, aggiungendo ad un embargo già in corso sulle armi anche divieti di viaggi e congelamento dei beni.
I 15 membri del Consiglio ha adottato all'unanimità la nuova risoluzione che esprime profonda preoccupazione per il “continuo deterioramento della situazione della sicurezza in Repubblica Centrafricana”, che è caratterizzato da un “collasso totale della legge e dell'ordine, assenza dello Stato di diritto oltre a omicidi e incendi dolosi mirati e religiosamente motivati”.
Il Segretario Generale Ban Ki-moon, sostenuto dall'Ufficio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite e da altri organismi dell’ONU, ha descritto la sofferenza umana nel paese come “una crisi di proporzioni epiche”. Il Consiglio di Sicurezza è stato avvertito la scorsa settimana dal Rappresentante Speciale dell’ONU per i bambini nei conflitti armati, Leila Zerrougui, la quale ha descritto come la brutalità contro i bambini nella Repubblica Centrafricana abbia raggiunto livelli senza precedenti, dove i giovani vengono mutilati, uccisi e decapitati, e la violenza sessuale dilaga ovunque. La comunità mondiale deve pertanto utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per fermare quest’orribile conflitto.
È per tale ragione che, Ban Ki-moon ha descritto come "puntuale" l'adozione della suddetta risoluzione, osservando che l'impegno del Consiglio sia davvero “cruciale” per ripristinare la pace e la stabilità nel paese.
Il mese scorso, il Consiglio ha autorizzato una forza di pace africana appoggiata dai francesi conosciuta con l'acronimo francese (MISCA) per sedare la violenza nel paese.
Tra i passi positivi compiuti dalla missione nelle ultime settimane vi è la creazione di un accesso umanitario sicuro per le varie agenzie di aiuti dell’ONU. Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) ha annunciato ieri che il suo primo convoglio di rifornimenti alimentari ha raggiunto la capitale, Bangui. Secondo il Direttore Regionale del PAM per l'Africa occidentale, Denise Brown ciò è stato reso possibile grazie alla buona cooperazione tra "MISCA, Camerun e i funzionari della Repubblica Centrafricana”. Dieci camion del PAM che trasportano cibo – 250 tonnellate di riso e farina di mais – sono arrivati a Bangui lunedì, dopo un viaggio di 600 chilometri dal confine con il Camerun. I camion facevano parte di un convoglio di 60 veicoli scortati dalle truppe del MISCA. Altri 41 camion commerciali che trasportano cereali sono ancora bloccati alla frontiera camerunese, insieme a centinaia di altri veicoli, ha riferito l'agenzia delle Nazioni Unite.
Ban Ki-moon infine ha ribadito il suo appello “verso tutti coloro in grado di fornire assistenza – fondi e merci – al MISCA” e per annunciare i loro contributi alla conferenza dei donatori MISCA che si terrà il 1 febbraio ad Addis Abeba, in Etiopia.