Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Onu
October 3, 2013
in
Onu
October 3, 2013
0

Emigrazione e sviluppo, all’Onu il dibattito con Ban Ki-moon ma l’Italia non c’era

Stefano VaccarabyStefano Vaccara
L'intervento alla Conferenza sui Migranti del Segretario Generale dell'ONU Ban Ki-moon (UN Photo/Sarah Fretwell)

L'intervento alla Conferenza sui Migranti del Segretario Generale dell'ONU Ban Ki-moon (UN Photo/Sarah Fretwell)

Time: 5 mins read

 

In Italia oggi si riesce anche a scrivere, facendosi pure leggere e ascoltare nei Palazzi del potere, che la colpa della morte dei migranti che cercano di raggiungere le coste siciliane, è del troppo “buonismo”, di chi illude i migranti che in Italia saranno ben accolti. Addirittura hanno scritto che la nomina a ministro di Cecilè Kyenge sarebbe un errore, perché una spinta a far arrivare più immigrati che con lei immaginano che chi arriva dall’Africa in Italia “fa carriera”.

Povera Italia. Se il dibattito sull’immigrazione è a questo livello, siamo certi che la ricerca di soluzioni che possano contenere, controllare e regolare il fenomeno degli esodi dall’Africa verso l’Europa rimarrà vana. Si sa benissimo che la stragrande maggioranza di chi si imbarca in queste catapecchie galleggianti sono disperati che non guardano solo all’Italia come terra promessa, ma soprattutto all’Europa. Infatti la meta finale raramente nelle loro intenzione è l’Italia. Molti di loro, vorrebbero arrivare in Francia, Germania, Belgio, Danimarca etc dove magari anno già un parente. Vogliono arrivare ovunque in Europa ci sia lavoro e condizioni di vita sicuramente anni luce distanti da quelle che hanno abbandonato in Africa. 

Da New York il problema italiano ci appaere soprattutto culturale prima ancora che legislativo. Le leggi si fa presto a cambiarle o migliorarle, ma una certa mentalità razzista che ancora alberga in una fetta consistente di italiani di cui si corteggia il voto?

Per una drammatica coincidenza del destino, proprio nello stesso giorno che il mare di Lampedusa inghiottiva  oltre 300 profughi-migranti, all’Assemblea Generale dell’ONU si apriva la High-Level Dialogue on Migration and Development.  E nel suo discorso di apertura , il Segretario Generale Ban Ki-moon, ha esortato a mettere in pratica misure adatte alla protezione dei diritti di milioni di emigranti e di riconoscere il loro contributo alla società. “E’  nostra responsabilità collettiva far sì che l’emigrazione funzioni per il beneficio sia dei migranti che dei paesi” ha detto Ban all’incontro di alto livello ministeriale. “Lo dobbiamo a milioni di emigranti che, con il loro coraggio, la loro vitalità e i loro sogni, aiutano nel nostre società a diventare più prospere, resistenti e diverse”.

Quando Ban Ki-moon giovedì ha iniziato il suo discorso, con i siti dei giornali di tutto il mondo che avevano le drammatiche immagini provenienti da Lampedusa,  ha cercato subito di dire che il dramma di quelle stesse ore in Sicilia non cambiava di una virgola quello che avrebbe detto nella conferenza sull’emigrazione, anzi  poteva solo rafforzarlo: “Non c’è bisogno di guardare tanto oltre i titoli che arrivano da questa mattina, per capire quanto sia importante questo dialogo. Spero che questo ci sproni finalmente all’azione”.

A questa due giorni di una grande conferenza dell’ONU,  avrebbe dovuto partecipare anche la ministra italiana Cecile Kyenge ma, a quanto ci è stato detto da fonti della missione italiana all’ONU, lei aveva da qualche giorno rinunciato a partecipare a causa dell’imminente crisi di governo, che poi alla fine non c’è stata. Un peccato non esserci per l’Italia "ad alto livello" e proprio in questo momento.

La conferenza è stata convocata per identificare misure concrete a rafforzare la cooperazione e aumentare i benefici dell’emigrazione internazionale sia per i migranti che i paesi accoglienti, cercando allo stesso tempo di ridurre le sue implicazioni negative. Negli interventi dei vari ministri, si parla anche della connessione tra migrazione e sviluppo sostenibile, la mobilità del lavoro e il suo impatto sullo sviluppo.

Il Segretario Generale Ban Ki-moon , nel suo rapporto su Migrazione e Sviluppo Internazionale,  ha dato 8 raccomandazioni chiave per “far funzionare l’emigrazione” per tutti. Queste includevano, la protezione dei diritti umani dei migranti che sono frequentemente soggetti ad abusi e sfruttamento, l’abbassamento dei costi dell’emigrazione, cambiare soprattutto la percezione pubblica dei migranti, dato che tantissimi devono ancora affrontare discriminazioni ogni giorno. Il rapporto di Ban Ki Moon ha sottolineato anche il bisogno di trovare dei modi per integrare l’emigrazione nell’agenda per lo sviluppo, di migliorare la collezioni dei dati sui migranti e l’impatto che hanno sullo sviluppo, e di accrescere gli accordi sull’emigrazione così i governi, il settore privato e la società civile possono condividere idee e conoscenze sulla loro mobilità.

Secondo le Nazioni Unite, ci sono 232 milioni di migranti internazionali. Proprio ieri, la Banca Mondiale ha rilasciato i dati più recenti sulle loro rimesse, che mostrano che soltanto gli emigrati da paesi in via di sviluppo manderanno a casa 414 miliardi di dollari nel 2013, un aumento del 6,3% dall’anno passato. E’ previsto un aumento  che arriverà a 540 miliardi di dollari per il 2016.

Quindi, nel suo discorso introduttivo, Ban Ki-moon ha fatto notare che anche per i paesi che si confrontano con realtà complesse – inclusa la recente crisi economica globale – diventa essenziale che tutte le nazioni “lavorino insieme, con coraggio e idee, riconoscendo che le nostre azioni avranno un impatto nella vita di milioni di donne, uomini e bambini in tutto il mondo”.

Anche il nuovo Presidente dell’Assemblea Generale, John Ashe, ha detto che gli stati membri dovrebbero imparare dalle loro esperienze passate negli ultimi sette anni – quando l’ultimo high level meeting sull’emigrazione era stato tenuto – e agire per passare dal dialogo all’azione. “Questo significa che dobbiamo fissare degli obiettivi realistici, impegnarci nella realizzazione e monitorarne i progressi. In sostanza, dobbiamo renderci responsabili nel dar seguito a questo nostro dialogo”, ha detto Ashe.

E il Presidente dell’Assemblea Generale, come Ban Ki Moon, ha sottolineato che “abbiamo bisogno di raddoppiare i nostri sforzi per assicurare che i contributi dell’emigrazione non siano apparenti soltanto a noi, ma anche al vasto pubblico. Abbiamo una importante responsabilità di far pervenire il giusto messaggio”.

Durante una conferenza stampa oggi al Palazzo di Vetro, lo Special Rapporteur sulla protezione dei migranti, François Crépeau, aveva sottolineato la dimensione umana dell’emigrazione, dicendo che i migranti non dovrebbero essere visti soltanto come agenti delle rimesse globali. “Gli emigranti sono esseri umani con diritti umani, non semplici agenti di rimesse per sviluppo economico… Tutti i migranti, per virtù della loro dignità umana e senza discriminazione sono protetti dalle leggi internazionali sui diritti umani, sono considerati dei cittadini a prescindere della loro condizione amministrativa o situazione”. Quindi Crépeau, ha incitato i paesi a ratificare tutti i trattati internazionali sui diritti umani, inclusi quelli pertinenti i diritti dei migranti.

Al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite oggi è stata una giornata fondamentale per mettere insieme delle strategie comuni sul problema globale dell’emigrazione. Una questione che riguarda soprattutto i diritti umani, oltre che opportunità economiche per tutti. Ma l’Italia, proprio il giorno della tragedia di Lampedusa e a causa della crisi di governo minacciata nei giorni scorsi, purtroppo non c‘era.

Share on FacebookShare on Twitter
Stefano Vaccara

Stefano Vaccara

Sono nato e cresciuto in Sicilia, la chiave di tutto secondo un romantico tedesco. Infanzia rincorrendo un pallone dai Salesiani e liceo a Palermo, laurea a Siena, master a Boston. L'incontro col giornalismo avviene in America, per Il Giornale di Montanelli, poi tanti anni ad America Oggi e il mio weekly USItalia. Vivo a New York con la mia famiglia americana e dal Palazzo di Vetro ho raccontato l’ONU per Radio Radicale. Amo insegnare: prima downtown, alla New School, ora nel Bronx, al Lehman College della CUNY. Alle verità comode non ci credo e così ho scritto Carlos Marcello: The Man Behind the JFK Assassination (Enigma Books 2013 e 2015). Ho fondato e diretto (2013-gennaio 2023) La VOCE di New York, convinto che la chiave di tutto sia l’incontro fra "liberty & beauty" e con cui ho vinto il Premio Amerigo 2018. I’m Sicilian, born in Mazara del Vallo and raised in Palermo. I studied history in Siena and went to graduate school at Boston University. While in school, I started to write for Il Giornale di Montanelli. I then got a full-time job for America Oggi and moved to New York City. My dream was to create a totally independent Italian paper in New York to be read all over the world: I finally founded La VOCE di New York. In 2018 I won the "Amerigo Award". I’m a journalist, but I’m also a teacher. I love both. I cover the United Nations, and I correspond from the UN for Radio Radicale in Rome. I teach Media Studies and also a course on the Mafia, not Hollywood style but the real one, at Lehman College, CUNY. I don't believe in "comfortable truth" and so I wrote the book "Carlos Marcello: The Man Behind the JFK Assassination" (Enigma Books 2013 e 2015). I love cooking for my family. My favorite dish: spaghetti con le vongole.

DELLO STESSO AUTORE

Carestia a Gaza: al Consiglio di Sicurezza Onu si dibatte l’atrocità

Carestia a Gaza: al Consiglio di Sicurezza Onu si dibatte l’atrocità

byStefano Vaccara
Addio, Francesco: il Papa che indicò chi poteva ancora salvare il mondo

Addio, Francesco: il Papa che indicò chi poteva ancora salvare il mondo

byStefano Vaccara

A PROPOSITO DI...

Previous Post

Il MoMa rende omaggio allo scenografo italiano per eccellenza

Next Post

“La tutela dei bambini deve rappresentare la priorità nella definizione delle politiche migratorie”

DELLO STESSO AUTORE

Timothy Snyder sui pericoli per la democrazia nell’epoca dell’“Oracolo” Trump

Timothy Snyder sui pericoli per la democrazia nell’epoca dell’“Oracolo” Trump

byStefano Vaccara
Il “Doge” di Guterres: l’ONU si prepara alla tempesta Trump

Il “Doge” di Guterres: l’ONU si prepara alla tempesta Trump

byStefano Vaccara

Latest News

Agromafie, affari da 25 miliardi e infiltrazioni globali nel cibo Made in Italy

Agromafie, affari da 25 miliardi e infiltrazioni globali nel cibo Made in Italy

byAndrea Zaghi
Zelensky, ‘serve una pace duratura, grazie Oslo per il sostegno’

Zelensky, ‘serve una pace duratura, grazie Oslo per il sostegno’

byAnsa

New York

L'attore statunitense Denzel Washington riceve la Palma d'Oro onoraria prima della proiezione del film Highest 2 Lowest alla 78ª edizione del Festival di Cannes, nel sud della Francia, il 19 maggio 2025. VALERY HACHE / Pool via REUTERS

Denzel Washington, Palma d’onore a sorpresa a Cannes

byMonica Straniero
‘Broken Heart’, il cuore che non si ferma di Banksy va all’asta a New York

‘Broken Heart’, il cuore che non si ferma di Banksy va all’asta a New York

byFilomena Troiano

Italiany

Italy on Madison, la facciata della sede dell’Italian Trade Agency trasformata per tre giorni in una casa italiana.

Erica Di Giovancarlo (ITA): “Italian lifestyle è un modo di vivere”

byMonica Straniero
Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Next Post
Il dittatore eritreo Isayas Afeworki con Silvio Berlusconi quando era capo del governo

Viaggio senza omertà nelle terre dei migranti/1 Eritrea

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?