“La tossicodipendenza incide sulla vita degli individui, delle famiglie e delle comunità. Il narcotraffico è un fenomeno transnazionale sempre più radicato. Solo con la cooperazione internazionale possiamo sconfiggerli. Il sistema di convenzioni ONU offre gli strumenti per riuscire. L’educazione e la riabilitazione – con i centri di eccellenza come San Patrigano – completano l’azione con il recupero e la riabilitazione dei tossicodipendenti”
Lo ha detto stamane il Rappresentante Permanente italiano alle Nazioni Unite Cesare Maria Ragaglini in occasione dell’evento di alto livello promosso dall’Italia al Palazzo di Vetro nella giornata internazionale contro la droga.
Aperta dal Segretario Generale dell’ONU, Ban Ki-moon e con la partecipazione del Presidente della Comunita’ San Patrignano Letizia Moratti, l’iniziativa – organizzata insieme al Qatar, la Tailandia e l’Ufficio ONU per la Droga e il Crimine (UNODC) – conferma la leadership italiana alle Nazioni Unite nella lotta al crimine organizzato e al traffico di stupefacenti.
Già nel 2010, in occasione del decennale della Convenzione di Palermo, la Rappresentanza italiana aveva promosso un evento al Palazzo di Vetro che culminò con la commemorazione della strage di Capaci e del giudice Falcone. L’anno scorso, alla presenza dell’allora Procuratore Nazionale Antimafia, ora Presidente del Senato, Pietro Grasso l’Italia lanciò a New York una iniziativa di cooperazione con i Paesi dell’America Centrale culminata in un corso di formazione che la Guardia di Finanza ospitera’ a fine anno a Roma.
“Con l’evento odierno – ha sottolineato l’Ambasciatore Ragaglini – l’Italia intende sostenere il quadro normativo internazionale vigente – in particolare le Convenzioni ONU del 1961, 1971 e 1988 – centrato su un approccio multidimensionale del contrasto al fenomeno. Repressione, educazione, colture alternative, riduzione della domanda, prevenzione, trattamento, cura e piena riabilitazione dei consumatori di droga sono parte di una risposta integrata che comincia a dare i suoi frutti”.
Al panel che è seguito agli interventi introduttivi, hanno preso parte – oltre alla Signora Moratti – illustri esponenti del mondo scientifico, tra cui il Prof. Herbert Kleber maggiore esponente della scuola americana di studio sulla tossicodipendenza sotto il profilo neurologico, offrendo esempi di esperienze di successo e buone prassi, come San Patrignano.
Fondata nel 1978, la Comunità di recupero più grande d’Europa, ha ospitato finora 20.000 tossicodipendenti con una percentuale di reintegro con successo degli stessi nella società del 72%. A San Patrignano le Nazioni Unite hanno riconosciuto lo status consultivo all’ECOSOC e – a riprova dell’attenzione con cui si guarda all’esempio italiano dal Palazzo di vetro – lo stesso Segretario Generale Ban Ki moon vi si è recato in visita nell’aprile scorso.