Provo grande tristezza per quei parlamentari che negano i diritti a chi non è come loro. Ma loro chi sono veramente per giudicare? Davvero pensano di essere dalla parte giusta? In quale realtà vivono? Quali paure li tormentano? Mi ricordano le turbe dei talebani con le donne. Sì, i talebani vedono le donne come il male assoluto; la tentazione che potrebbe mettere in crisi la loro incrollabile fede integralista; la distrazione che potrebbe piacere facendo scoprire la propria vera natura.
E allora le cancellano, le annullano, tolgono loro diritti, le coprono per paura di distrarsi da un disegno violento che punta al potere assoluto dell’uomo. Alcuni di loro preferiscono molestare bambini, nascondendo la loro vera natura, piuttosto che vivere in una società paritaria. Ma quelli sono i talebani e vivono in Afghanistan.

Negare diritti in Europa a chi sentiamo diverso, o magari simile a noi ma non vogliamo ammetterlo perché controcorrente rispetto al comune sentire, a chi è vittima di odio, non è una bella cosa in un paese democratico e non integralista. Farlo nascondendosi dietro il voto segreto è scandaloso. Queste non sono battaglie che si possono fare proponendo un clima da stadio. C’è la vita delle persone in gioco, di persone che quotidianamente subiscono gravi discriminazioni.
Non potete pensare solo alle vostre poltrone garantite da tragici equilibrismi politici in vista dell’elezione del capo dello stato. Pensateci mentre gioite per la vostra schifosa “tagliola”. E ci pensino bene anche gli italiani che vi hanno votato.Quale società immaginate per i loro figli? Quali diritti garantite nella realtà parallela e ipocrita nella quale vivete? C’è bisogno di empatia responsabilità e competenza per vivere questi tempi. Voi dimostrate di non avere nessuna di queste qualità.