Continua a far parlare di sé anche da morto Jeffrey Epstein, il finanziere newyorkese misteriosamente suicidatosi in cella nel 2019 in attesa di essere processato per traffico sessuale di minorenni.
A finire nell’occhio del ciclone stavolta è stato addirittura Bill Gates, il guru di Internet e padre di Microsoft. Secondo uno scoop del Wall Street Journal, Epstein avrebbe di fatto ricattato Gates chiedendogli soldi – tanti soldi – per mantenere la bocca chiusa sulla presunta relazione extraconiugale che l’ex uomo più ricco del pianeta avrebbe avuto con la giovane 20enne russa Mila Antonova.
Allora Gates era infatti ancora sposato con l’allora moglie Melinda French – che avrebbe divorziato dal marito nel 2021, a quanto pare, proprio a causa di qualche scappatella di troppo del marito.
Gates e Antonova si sarebbero conosciuti intorno al 2009, dopo che la giovane originaria della regione russa di Samara si era trasferita a San Francisco per lavorare come sviluppatrice di software. Che il miliardario di Seattle e la ragazza si conoscessero – e che avessero nel bridge una passione comune – è testimoniato inequivocabilmente da un video pubblicato su YouTube in quello stesso periodo.
“Non l’ho battuto (a carte), ma ho cercato di dargli un calcetto con la gamba”, dice Antonova nel video, accennando un sorriso.
Secondo il quotidiano newyorkese, Antonova era approdata negli USA proprio con l’obiettivo di avviare una start-up online sul bridge. Quello che le servivano erano investitori facoltosi: e chi meglio di qualche paperone statunitense?
È proprio qui che entra in scena Epstein, all’epoca influente deus ex machina della finanza e della filantropia statunitense. La 20enne riuscì a entrare in contatto con lui grazie all’intermediazione di Boris Nikolic, uno stretto consigliere di Gates. Antonova e Nikolic vennero perciò ricevuti da Epstein nella sua dimora principesca nell’Upper East Side di Manhattan nel novembre 2013.
Al cospetto di Epstein, la donna avrebbe chiesto 500.000 dollari per “promuovere il bridge creando tutorial di qualità per principianti e professionisti”. Il finanziere di Brooklyn bocciò il progetto, ma i due mantennero comunque buoni rapporti – tant’è che decise di pagarle la retta di una scuola di coding e di farla soggiornare in uno dei suoi appartamenti newyorkesi in almeno un’occasione.
In un comunicato, Antonova sostiene che all’epoca “non avesse idea” del fatto che Epstein “fosse un criminale o che avesse un secondo fine”. “Pensavo solo che fosse un uomo d’affari di successo e che volesse aiutare. Sono disgustata da Epstein e da quello che ha fatto”, scrive.

Ad anni di distanza dai fatti, nel 2017 Epstein invia un’email a Gates in cui minaccia di rivelare ai quattro venti la liaison con la sua “amica di bridge” – a meno che il destinatario della missiva non metta mano al portafoglio e rimborsi le spese sostenute da Epstein per la summenzionata scuola di coding.
A far infuriare il defunto finanziere di Brooklyn pare ci sia stato un clamoroso ‘sgarbo’ da parte di Mr. Microsoft – rifiutatosi di contribuire con almeno 100 milioni di dollari a un fondo di beneficenza creato dallo stesso Epstein con JPMorgan per riabilitarsi al pubblico dopo l’infamante condanna per abuso sessuale di una minorenne rimediata nel 2008.
Dal canto suo, Gates non ha mai nascosto di aver incontrato più volte Epstein negli anni 2010 – anche dopo la condanna di Epstein. Il miliardario si è però giustificato dicendo che era tutto finalizzato a raccogliere fondi per la Gates Foundation, senza alcun coinvolgimento in storie di sesso o malefatte.
“Il signor Gates ha incontrato Epstein esclusivamente per scopi filantropici. Dopo aver fallito ripetutamente nel coinvolgere il signor Gates al di là di queste questioni, Epstein ha cercato infruttuosamente di far leva su una relazione passata per minacciare il signor Gates”, ha commentato un portavoce del miliardario.
Eppure le ombre sono difficili da dissipare.