Una rimonta formidabile e per molti inaspettata. I democratici mantengono il controllo del Senato grazie alla vittoria in Nevada di Catherine Cortez Masto contro il repubblicano Adam Laxalt. Non sarà più necessario aspettare il ballottaggio della Georgia il 6 dicembre.
La vittoria di Cortez Masto dà ai Democratici 50 seggi, gli stessi degli ultimi due anni sui 100 totali. I dem potranno però superare l’impasse sfruttando la partecipazione al voto che, in caso di parità perfetta, viene concessa alla vicepresidente (Kamala Harris).
Almeno un ramo del Congresso, quindi, rimarrà blu – indipendentemente dall’esito del ballottaggio del 6 dicembre in Georgia, che vedrà sfidarsi il senatore Raphael Warnock e lo sfidante repubblicano Herschel Walker.
Sorprese importanti stanno arrivando anche alla Camera dove i repubblicani sono a 211 seggi a solo sette dal traguardo mentre i democratici li stanno inseguendo e sono a 204 con buone speranze di raggiungerli se non di sorpassarli.
Anche se il conteggio definitivo si potrà avere solo la settimana prossima la sorpresa è enorme anche per gli analisti più navigati. In molti stati gli elettori indipendenti hanno fatto la differenza decidendo di punire i candidati troppo estremi e che continuano a sostenere che le elezioni del 2020 sono state rubate mentre anche adesso spinti dai messaggi infuocati di Trump insinuano che anche negli attuali conteggi ci sono delle irregolarità e delle truffe
Il rigetto delle teorie complottiste che hanno portato all’assalto al Congresso il 6 gennaio del 2021 sembra totale e ad alzare la voce questa volta è un’ America silenziosa e moderata stanza di slogan falsi e minacciosi. Un forte Messaggio anche per Donald Trump che ha ripetutamente annunciato una grande comunicazione al paese il 15 novembre, ma adesso sono gli stessi leader repubblicani a suggerirgli di rimandarla per non mettere in difficoltà ancora di più il partito .
Alla vigilia quella di Cortez Masto era considerata una candidatura “debole”, dato che il Nevada è uno degli Stati maggiormente falcidiati dall’inflazione e con i prezzi del gas tra i più alti della nazione. Al voto di metà mandato il GOP era quasi certo di poter fare incetta di voti – non solo in Nevada ma in tutto il Paese -, salvo poi svegliarsi con uno scenario tutt’altro che positivo (Senato di fatto perso e maggioranza alla Camera di una manciata di voti).
“Abbiamo fatto molto e faremo molto di più per il popolo americano”, ha dichiarato sabato sera il leader della maggioranza del Senato Chuck Schumer, D-N.Y.. “Il popolo americano ha respinto – sonoramente respinto – la direzione antidemocratica, autoritaria, cattiva e divisiva che i repubblicani MAGA volevano imprimere al nostro Paese”.
La maggioranza democratica al Senato garantirà in concreto un iter più agevole per le nomine esecutive e giudiziarie (comprese quelle per i giudici della Corte Suprema). I dem manterranno inoltre il controllo delle commissioni e avranno il potere di condurre indagini o di controllare l’amministrazione Biden, nonché di invalidare le bozze di legge inviate dalla Camera a guida repubblicana.
E da Phnom Penh, in Cambogia, dove partecipa al vertice dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico, Biden ha commentato ilare: “Mi sento bene. Non vedo l’ora che arrivino i prossimi due anni”.
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