Evgenij Prigozhin, il miliardario russo vicino a Putin e fondatore della famigerata compagnia di mercenari “Wagner”, ha ammesso lunedì di aver interferito nelle elezioni statunitensi e di volerlo fare in futuro.
Si tratta della prima ‘confessione’ di questo tipo da parte di un personaggio di alto profilo dell’élite di Mosca, che arriva alla vigilia delle cruciali elezioni di midterm. Prigozhin era già stato accusato da Washington di aver cercato di manipolare il processo elettorale USA in passato.
“Abbiamo interferito (nelle elezioni americane), stiamo interferendo e continueremo a farlo. In modo attento, accurato, chirurgico e a modo nostro, come sappiamo fare”, ha dichiarato Prigozhin tramite l’account della sua azienda di catering Concord sul social network russo VK. “Durante le nostre operazioni di precisione, asporteremo entrambi i reni e il fegato in una sola volta”, ha aggiunto l’imprenditore in maniera decisamente criptica.
Soprannominato “il cuoco di Putin” per i legami tra la sua attività di catering e l’uomo forte del Cremlino, Prigozhin è stato formalmente accusato dalle autorità USA di aver finanziato “fattorie di troll” (profili falsi) sui social network per influenzare l’opinione pubblica americana.
Il suo nome compare nella lista dei soggetti sanzionati da Washington, Londra e Bruxelles, mentre sul suo capo pende una “taglia” di 10 milioni di dollari che l’FBI ha promesso a chiunque fornisca indizi sui tentativi di Prigozhin di alterare il processo elettorale USA facendo gli interessi di Mosca.
Prigozhin è inoltre il fondatore del gruppo di mercenari “Wagner”, che gli analisti occidentali considerano l’esercito non ufficiale di Mosca, in grado di operare in contesti caldi quali Siria, Africa e Ucraina, senza un legame formale (ma sostanziale) con il Governo russo.