Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha proclamato una settimana di lutto nazionale dopo che almeno 153 ragazzi hanno perso la vita la scorsa notte in una caotica calca formatasi in un’affollata zona della vita notturna di Seul.
“È davvero una tragedia”, ha dichiarato Yoon in un comunicato, “un disastro che non sarebbe dovuto mai accadere”.
Decine di migliaia di ragazzi e adolescenti si erano riuniti sabato sera nel popolare quartiere di Itaewon per Halloween nei più grandi festeggiamenti all’aperto nel Paese est-asiatico dall’allentamento delle restrizioni contro il Covid.19. La festa si è però trasformata in tragedia quando alcuni hanno iniziato a cercare di uscire da uno stretto vicolo sovraffollato nei pressi dell’Hamilton Hotel, provocando uno schiacciamento a catena che ha innescato la carneficina. Secondo le prime indiscrezioni, il fuggi-fuggi sarebbe stato provocato dall’annuncio del passaggio di una celebrità nelle vicinanze.
I morti accertati sono 153, mentre altre 83 persone hanno riportato ferite, 19 delle quali in modo grave. Secondo Choi Seong-beom, capo della stazione dei vigili del fuoco di Yongsan a Seul, tra le vittime ci sarebbero anche 19 stranieri. L’identità delle vittime non è stata confermata dal Ministero degli Esteri della Corea del Sud, che tuttavia si sarebbe messa in contatto con diverse ambasciate straniere. Secondo l’agenzia di stampa statale cinese Xinhua, tra i morti ci sono tre cittadini cinesi. Ci sarebbero inoltre cittadini di Iran, Uzbekistan e Norvegia.

I testimoni hanno raccontato che è stato assai arduo per il personale di soccorso e le ambulanze accedere al vicolo, dal momento che le strade erano congestionate da persone e auto in lento movimento.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la first lady Jill Biden hanno inviato le loro condoglianze: “Siamo addolorati con il popolo della Repubblica di Corea e inviamo i nostri migliori auguri di pronta guarigione a tutti i feriti”, si legge nella dichiarazione pubblicata sul sito della Casa Bianca.