Il presidente russo Vladimir Putin ha imposto mercoledì la legge marziale nelle quattro regioni annesse da Mosca nel sud e nell’est dell’Ucraina, concedendo inoltre ulteriori poteri di emergenza ai governatori di tutto il territorio della Federazione Russa.
Il leader di Mosca ha dichiarato che la sua direttiva entrerà in vigore giovedì, ma non ne ha specificato i dettagli tecnici. La sua decisione prevede l’istituzione di truppe di difesa territoriale a Donetsk, Cherson, Luhansk e Zaporizhzhia, e concede alle autorità di polizia locali tre giorni per presentare raccomandazioni.
“Stiamo lavorando per risolvere questioni molto difficili su larga scala per garantire la sicurezza della Russia e un futuro sicuro, per proteggere il nostro popolo”, ha detto Putin in un intervento televisivo prima di riunirsi con il suo Consiglio di Sicurezza. “Coloro che sono in prima linea o che si stanno addestrando nei poligoni di tiro e nei centri di addestramento devono sentire il nostro sostegno e sapere che hanno alle spalle il nostro grande Paese e il nostro popolo unito”.
La decisione di Putin, che ora sarà al vaglio del Consiglio della Federazione (camera alta), potrebbe includere limitazioni agli spostamenti e alle riunioni pubbliche, oltre a maggiori poteri per le forze dell’ordine.
Per migliorare la comunicazione tra i dipartimenti governativi nella gestione della guerra in Ucraina, che Mosca continua a definire “operazione militare speciale”, il leader russo ha inoltre autorizzato la creazione di un Comitato di coordinamento.