Ancora grande tensione in Estremo Oriente, dove nella mattina di domenica la Corea del Nord ha lanciato un missile balistico al largo della sua costa orientale. Una mossa verosimilmente dettata dalle imminenti esercitazioni militari tra Corea del Sud e USA, e dall’atteso arrivo a Seul della vicepresidente Kamala Harris.
Secondo le stime dell’esercito del Sud, il missile balistico a corto raggio è stato lanciato poco prima delle 7 del mattino (ora locale) da una località vicina alla regione di Taechon, nella provincia settentrionale di Pyongyang. Il vettore ha percorso circa 600 km con una velocità di Mach 5 (5 volte la velocità del suono) e a un’altitudine di 60 km.
Secondo il ministro della Difesa giapponese Yasukazu Hamada, il missile avrebbe seguito una traiettoria irregolare, precipitando nelle acque del Mar Orientale al di fuori della zona economica esclusiva del Giappone e non interferendo con il traffico marittimo o aereo.
Dopo il lancio, il comandante delle forze statunitensi in Corea, Paul LaCamera, ha rilasciato un comunicato congiunto con il presidente dello Stato Maggiore congiunto sudcoreano, Kim Seung-kyum, in cui i due ribadito la loro determinazione a rispondere a qualsiasi minaccia o provocazione del regime di Kim Jong-un.
Il lancio avviene dopo l’arrivo in acque sudcoreane della USS Ronald Reagan, una portaerei americana a propulsione nucleare coinvolta nelle esercitazione che dureranno dal 26 al 29 settembre, e poche ore prima del viaggio della vicepresidente Kamala Harris a Seul questa settimana.