È aumentato del 35% il numero di morti per arma da fuoco negli Stati Uniti nel 2020, raggiungendo così il livello più alto dal 1994.
Lo rivela uno studio pubblicato dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC), che dimostra come lo scoppio della pandemia da COVID 19 e i conseguenti lockdowns sanitari abbiano indirettamente avuto un impatto devastante sulla sicurezza delle strade americane.
Il gruppo più colpito è nettamente quello afroamericano: a giudicare dai dati, in America un nero ha una probabilità almeno quattro volte superiore di essere colpito da una pistola rispetto al resto della popolazione, e 12 volte più alta rispetto a un bianco. Di conseguenza, dei 19.350 omicidi con armi da fuoco avvenuti nel 2020, il 62% ha riguardato un afroamericano e il 21% un bianco.
Il tasso di omicidi con armi da fuoco per 100.000 persone è aumentato dal 4,6 nel 2019 a 6,1 nel 2020. Secondo gli esperti, l’impennata di violenza armata durante la pandemia evidenzia un chiaro legame con l’aumento della povertà, che colpisce soprattutto le minoranze etniche e le comunità più vulnerabili.