Sono almeno 25 i morti e più di 70 i feriti causati da una violenta esplosione verificatasi venerdì mattina all’Hotel Saratoga, un imponente albergo storico con 96 grandi suite nel cuore dell’Avana. Il bilancio approssimativo delle vittime è stato fornito sabato mattina da Orestes Llánez, coordinatore del Governo cubano nella capitale.
Parlando alla televisione nazionale, il presidente Miguel Diaz-Canel ha subito scartato l’ipotesi dell’attentato, che pure era circolata nei minuti immediatamente successivi all’incidente, precisando che la causa della tragedia è da ricercarsi in una fuga di gas.
Le squadre di soccorso locali stanno scavando senza sosta assieme alle unità cinofile per estrarre dalle macerie i corpi dei sopravvissuti o i cadaveri di chi non ce l’ha fatta. L’attività ha consentito finora il salvataggio di una persona rimasta intrappolata tra le rovine dell’hotel, ora ricoverata al vicino ospedale Calixto Garcia.
Come riporta l’Associated Press, la fuga di gas sembra essere partita dai piani inferiori dell’hotel. Lo scoppio è stato talmente forte da danneggiare anche gli edifici circostanti, tra cui una vicina scuola con circa 300 studenti, cinque dei quali sarebbero rimasti addirittura feriti in maniera lieve.
L’hotel Saratoga è un albergo di lusso in stile neoclassico ubicato sul Paseo del Prado, nel pieno centro dell’Avana vecchia (patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1982), con una suggestiva piscina che permette di osservare il panorama della capitale latinoamericana. Costruito alla fine del XIX secolo, venne ristrutturato da una società britannica dopo la fine della Guerra Fredda e per un paio di decenni ha ospitato dignitari stranieri e celebrità internazionali tra le quali le pop star Beyoncé e Madonna.
L’esplosione è avvenuta pochi giorni prima della riapertura al pubblico della struttura, prevista martedì, che da diversi mesi era infatti in corso di ristrutturazione.