La città cinese di Shanghai ha imposto a partire da lunedì un rigido lockdown di 5 giorni per contenere l’aumento dei contagi dovuti alla variante Omicron del Covid-19.
La capitale economica cinese, che conta circa 25 milioni di abitanti, è alle prese con la più preoccupante impennata del coronavirus da due anni. Le autorità cittadine hanno scelto di imporre un blocco in due fasi: gli abitanti di Shanghai che vivono nella parte orientale della città, che comprende il quartiere finanziario di Pudong, rimarranno confinati nelle loro case fino alla mattinata di venerdì 1° aprile.
Da quella data sarà quindi il turno della parte occidentale, che rimarrà off-limits per altri cinque giorni necessari a compiere test di massa su tutta la popolazione.
Agli abitanti è fatta richiesta di rimanere a casa e di evitare qualsiasi contatto con altre persone non conviventi: per questo motivo le consegne di cibo e/o merce saranno recapitate in un posto prestabilito. Gli uffici e tutte le attività commerciali non essenziali saranno chiuse e i trasporti pubblici sospesi.
Nell’ultimo mese la Cina ha registrato più di 56.000 nuovi casi di Covid-19, localizzati soprattutto nella provincia di Jilin, al confine con la penisola coreana.