Si è conclusa dopo un’ora la conversazione telefonica tra il presidente statunitense Joe Biden e la sua controparte russa Vladimir Putin per stemperare l’escalation in Ucraina, aggravatasi drasticamente nelle ultime ore. Secondo quanto riportato dalla Casa Bianca, Biden ha avvertito Putin che Washington e i suoi alleati europei “risponderanno con decisione e imporranno costi rapidi e severi” in caso di attacco russo contro Kiev, chiedendo a Mosca di ritirare le circa 100.000 truppe stanziate al confine con l’Ucraina.
“L’isteria ha raggiunto il culmine”: così si è espresso Jurij Ušakov, consigliere diplomatico di Putin, in una conferenza stampa successiva alla telefonata. I due leaders, ha aggiunto Ušakov, “hanno convenuto di proseguire i contatti a tutti i livelli”.
Secondo un consigliere del Cremlino, Putin ha affermato che la Russia prenderà in considerazione le idee proposte dagli Usa sulle garanzie di sicurezza sul fronte orientale della Nato, aggiungendo però che l’Occidente non tiene in conto le preoccupazioni della Russia e criticando la militarizzazione dell’Ucraina da parte dei Paesi occidentali.
Intanto anche il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avuto un colloquio telefonico oggi con l’omologo russo Vladimir Putin nel tentativo di far calare la tensione nella crisi russo-ucraina. Un “dialogo sincero” – ha detto Macron a Putin – non è compatibile “con un’escalation“. Le accuse alla Russia sui piani di invasione dell’Ucraina sono “speculazioni provocatorie”, ha detto Putin a Macron, secondo il Cremlino. Il presidente francese Emmanuel Macron ha avuto colloqui sabato anche con il presidente Joe Biden, con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj.