L’America dopo sei mesi di pandemia con 6 milioni e mezzo di persone colpite dal virus e quasi 200 mila decessi, brucia, spara e si prepara ad un nuovo uragano.
Nella costa occidentale il vento continua a soffiare, a volte anche in modo impetuoso, e le fiamme, nonostante i 17 mila vigili del fuoco e il centinaio di elicotteri e aerei che le bombardano con cascate d’acqua, continuano a bruciare migliaia di chilometri quadrati di foreste. Un incendio vasto quanto tutto lo Stato del New Jersey, afferma la CNN. Il confine sul Pacifico tra la California del Nord e l’Oregon del Sud è impentrabile. Trentacinque persone, 24 in California, 10 in Oregon e un bambino nello Stato di Washington sono morte tra le fiamme. Migliaia le case bruciate. Quasi un milione di persone tra Oregon e California sono state evacuate. Le previsioni del tempo sono terribili: niente pioggia e nei prossimi giorni il vento soffierà ancora più forte.
Dall’altra parte della Costa, nel Golfo del Messico l’uragano Sally minaccia Florida, Louisiana, Alabama e Texas con precipitazioni epocali: sono previsti due piedi di acqua con folate di vento fino a 80 miglia orarie.
In questo panorama da film apocalittico anche gli incendi e gli uragani diventano argomenti per la campagna elettorale. Dopo i tweet del presidente che nei giorni scorsi accusava i governatori, ovviamente democratici, di California, Oregon e Stato di Washington, di essere degli incapaci nella gestione delle foreste, la risposta glie la dà il candidato democratico alla Casa Bianca. Joe Biden, parlando da Wilmington in Delaware, ha accusato Donald Trump di ignorare la scienza, di non ascoltare il parere degli esperti, di non assumersi nessuna responsabilità né sui cambiamenti climatici, né sul pesantissimo clima di violenza fomentato dalla Casa Bianca, di ignorare i 200 mila morti per la pandemia e di cercare solo consensi elettorali senza essere capace di porre rimedi alle gravissima situazione in cui si trova il Paese. Biden ha definito Trump “un piromane dell’Ambiente”.
Riecheggiando quanto affermato nei giorni scorsi dal governatore della California Gavin Newsom, “è tutta colpa del cambiamento climatico”. E oggi Donald Trump è andato a vedere le foreste in fiamme. Domani è la volta della candidata alla vicepresidenza, la senatrice Kamala Harris, che in un tweet anche lei ha attaccato Trump, sostenendo che i roghi sono sono dovuti al riscaldamento globale del pianeta, cosa, come è noto, a cui Trump afferma di non credere. Alla senatrice fa da coro il sindaco di Los Angeles, Eric Garcetti “Questo è il risultato del cambiamento climatico – afferma – e questa è un’amministrazione che ha nascosto la testa sotto la sabbia”. Ovviamente anche Garcetti è democratico. E la scienza dà ragione ai democratici: la causa degli incendi- secondo i metereologhi – va ricercata nel cambiamento climatico sia per la quantità di fulmini che hanno colpito l’area, sia per il vento che soffia con inaudita violenza. Ma il rapporto tra Trump e la scienza è un rapporto “difficile”. E non solo sul clima.
AGGIORNAMENTO: Intanto, lunedì in California, ad un incontro con il governatore Newsom e altre autorità in cui si sono dibattuti gli effetti del clima e il riscaldamento globale, il presidente a chi gli chiedeva di tener conto della scienza nel prendere le decisioni appropriate, ha risposto: “Non penso che la scienza sappia, invece diventerà più freddo, aspettate e vedrete…”. (qui sotto il video).
Il ferimento a Compton, un sobborgo a sud di Los Angeles, di due vicesceriffi della contea entra pure nel dibattito politico. Sabato sera i due agenti, una donna di 31 anni e un uomo di 24, stavano bevendo una tazza di caffè in macchina parcheggiati davanti una stazione del treno della “Blue Line” quando un uomo si è avvicinato all’auto e, senza dire una parola, ha sparato con una pistola, ferendoli. Non è stata resa nota la gravità dei ferimenti. Né, si sa fino ad ora cosa abbia provocato il gesto. Secondo alcune stazioni televisive locali mentre le ambulanze portavano i due agenti feriti in ospedale centinaia di dimostranti hanno cercato di bloccarle mentre la folla gridava “morte agli agenti”. Un comportamento incivile e un odio inspiegabile, a meno che ci siano fatti dei quali ancora per ora non si sa nulla. Nei mesi scorsi il sindaco di Compton, Aja Brown, aveva denunciato le situazioni anomale del dipartimento della polizia di Compton che, secondo la prima cittadina, si sarebbe trasformato in una banda di vigilantes. Accuse ribadite anche dal vicesceriffo Art Gonzales che nei mesi scorsi ha chiesto l’intervento degli inquirenti federali, e di alcuni leader della comunità hispanica e afroamericana.
Lo sceriffo, Alex Villanueva, ha messo una taglia di 100 mila dollari a chi darà informazioni sull’uomo che ha ferito i due agenti. E questo ferimento, anche se non ne è chiaro il motivo, ha dato modo al presidente Trump di rilanciare il suo messaggio di “Law and Order” dopo che nel weekend tutte le trasmissioni televisive di approfondimento politico hanno pesantemente criticato l’operato del capo della Casa Bianca per la sua gestione della pandemia dopo le clamorose rivelazioni di Bob Woodward fatte nel suo libro Rage. Come è noto il famoso giornalista del Washington Post afferma come il presidente abbia volutamente cercato di minimizzare il pericolo del contagio. Secondo i democratici lo ha fatto per motivi elettorali, secondo il presidente una decisione presa per non allarmare il Paese. “Se gli agenti dovessero morire – ha tuonato Trump da Henderson, in Nevada – il killer dovrà essere condannato a morte” .
“Un criminale – ha detto – si è avvicinato alla loro auto e ha sparato. Preghiamo per le loro vite. I radicali di sinistra hanno dichiarato la guerra alle forze dell’ordine in tutto il Paese e centinaia di poliziotti sono rimasti feriti negli incidenti approvati dalla sinistra. A Las Vegas un poliziotto di 29 anni è stato colpito alla testa ed è paralizzato. Joe Biden continua la sua guerra contro le forze dell’ordine. Cerca di nascondere i terroristi all’interno del nostro Paese”, ha aggiunto Trump, “io li voglio arrestare . Se uccidi un poliziotto – ha detto il presidente mandando in delirio i suoi fans – bisogna applicare la pena di morte”. “Se vince Biden – ha concluso – vincerà la Cina, vinceranno i delinquenti, quelli che bruciano la nostra bandiera”. Continuando poi con un messaggio che ha lasciato stupefatti anche i repubblicani: “Vinceremo anche in Nevada, e conquisteremo altri quattro anni alla Casa Bianca e, dopo aver vinto, forse ne chiederemo altri quattro per noi”.
Il messaggio conferma l’intenzione del presidente di restare per più di due mandati alla Casa Bianca, ipotesi già ventilata sabato e rilanciata nuovamente domenica sera, ma altamente improbabile dato che il 22mo emendamento della Costituzione (che sancisce il limite di due mandati presidenziali) può essere modificato solo con una maggioranza di Stati che ne chiedono il cambiamento con il voto di tre quarti dei legislatori dei parlamenti statali. Questo di Henderson è stato il primo vero comizio al chiuso e dal vivo a mesi di distanza dall’ultimo, quello di Tulsa, Oklahoma, il 20 giugno, a cui avevano partecipato poco più di seimila persone. Ma in questo caso l’affluenza è stata massiccia e quasi tutti i partecipanti, incluso Trump, senza mascherina non rispettando la distanza di sicurezza.

I sondaggi sono ancora per Biden. Secondo RealPolitics Biden ha 7 punti e mezzo di vantaggio su Trump. Dato confermato anche da FiveThirthyEight. Entrambi i sondaggi demoscopici però evidenziano come Biden abbia perso due punti di vantaggio in un mese.