Gli Stati Uniti sono andati a finire in uno spirale fuori controllo, con gli stati della Georgia, California, Florida, Texas, Alabama, Tennessee, Mississippi, e South Carolina tra quelli in vetta alla classifica come riportato lunedì dal New York Times. Lunedì, durante la sua conferenza stampa, il governatore di New York, Andrew Cuomo, ha dichiarato che era in partenza per la città di Savannah, in Georgia, per offrire aiuto a combattere l’emergenza lì. Attualmente negli USA sono stati confermati 63.201 casi nuovi di COVID-19 nelle ultime 24 ore dal CDC (Center for Disease Control and Prevention) – un dato che spaventa e dimostra quanto gli Stati Uniti stanno andando verso un punto di non ritorno. Sul giornale The Atlantic, un nuovo gruppo indipendente di volontari, The COVID Tracking Project, ha iniziato a tracciare i casi di COVID-19 negli USA, visto che l’amministrazione Trump ha ordinato agli ospedali di cessare l’invio regolare dei loro dati su COVID-19 al CDC, scavalcando così l’autorità del CDC nel raccogliere informazioni sul numero di infezioni del Paese durante questa pandemia. Lo stesso giornale ha dichiarato che “il pubblico ha il diritto di avere i dati completi di COVID-19 a disposizione negli USA. Nessuna fonte ufficiale li sta fornendo, quindi lo stiamo facendo noi”.
Oggi The Atlantic ha riportato le seguenti statistiche sui casi COVID-19 negli Stati Uniti:

In un articolo del Washington Post pubblicato tre giorni fa, è stato dichiarato che “gli Stati Uniti stanno entrando in una spirale sempre più profonda con il rischio di far collassare il sistema sanitation nazionale. La pandemia del coronavirus è fuori controllo in gran parte del Paese. E’ ora di dichiarare una ’emergenza’, fare un reset e tentare una volta ancora di fare le cose per bene. Sfortunatamente, il Presidente Trump ci ha abbandonati, e la nazione è divisa e litigiosa. Ma al virus non importa tutto ciò. E’ implacabile. Dobbiamo agire con forza adesso, altrimenti la crisi diventerà molto peggio […] Se la nazione non riesce a prendere questo momento sul serio, le conseguenze saranno severe. Ospedali gremiti di pazienti con il COVID-19 non possono curare il cancro od occuparsi di altre emergenze. Le aule delle scuole e gli insegnanti, così vitali per la società non possono essere efficaci in mezzo ad un uragano virale.”

Infatti, come pubblicato sul sito Bloomberg.com, il numero di infezioni dovute a COVID-19 sono in netto aumento tra bambini e ragazzi, con la California ed il Mississippi vicino a 10% di casi totali tra i bambini. Mentre la CDC ha sempre ritenuto sul loro sito che i bambini e ragazzi sotto l’età dei 18 anni facevano parte soltanto del 2% dei casi totali, i dati degli stati individuali dimostrano ben altra cosa, come riportato nei dati della California ed il Mississippi. Nella Florida, hanno scoperto che circa un terzo di tutti i bambini testati sono infettati. In una dichiarazione rilasciata da Jennifer Nuzzo, senior scholar e professoressa associata del Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health’s Center for Health Security , “Penso che dovremmo capire perché questo stia succedendo e cosa significa in termini di rischi per via di questo virus nei bambini. La nostra conoscenza di quale effetti stia avendo sui bambini è in costante evoluzione.”

Un documento riportato dalla Coronavirus Task Force della Casa Bianca e datato 14 luglio, conferma che 18 stati USA sono in una “zona rossa” con più di 100 casi nuovi per 100.000 persone, mentre 11 stati sono nella “zona rossa” per numeri di casi di testi risultati positivi, e cioè che più di 10% dei risultati di esami diagnostici sono risultati come positivi – dati molto sconcertanti perchè il virus si sta allargando e diffondendo con una velocità mai vista fin’ora.
