Il governo di Giuseppe Conte estende a tutta Italia, a partire da domani mattina (martedì 10 marzo) e fino al 3 aprile, la zona rossa, cioè le misure che erano state adottate sabato sera per la Lombardia e altre 14 province (Emilia, Veneto e Marche) sull’emergenza Coronavirus. Queste misure prevedono il divieto di spostamento se non per “comprovati motivi di lavoro” oppure “gravi esigenze familiari o sanitarie”. L’intera Penisola quindi comprese la Sicilia e la Sardegna viene messa in sicurezza per tentare di fermare la propagazione del virus, che ha contagiato ad oggi, secondo i dati forniti dalla Protezione civile, a 9.172 persone, 463 delle quali sono morte (724 i guariti, oltre 700 in terapia intensiva).
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha spiegato in una conferenza stampa straordinaria che purtroppo “non c’è tempo” per contrastare l’avanzata del virus: “Dobbiamo contenere il più possibile l’avanzata del coronavirus e tutelare la salute dei cittadini… siamo costretti a scegliere e imporre sacrifici… Occorre rinunciare tutti a qualcosa per tutelare la salute dei cittadini. Oggi è il momento della responsabilità. Non possiamo abbassare la guardia”.
“I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi, delle persone ricoverate in terapia intensiva e subintensiva e ahimé anche delle persone decedute. La nostre abitudini quindi vanno cambiate. Vanno cambiate ora. Ho deciso di adottare subito misure ancora più stringenti, più forti”, ha detto Conte. “Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare come “io resto a casa”. Non ci sarà più una zona rossa nella penisola. Ci sarà l’Italia zona protetta”.
Da domani mattina, chiunque dovrà spostarsi da un Comune all’altro dovrà avere una giustificazione e presentare una autocertificazione per il controllo.
QUI ULTIMI DATI DELLA PROTEZIONE CIVILE SU CONTAGI, GUARIGIONI E DECESSI
Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 7.985 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 9.172 i casi totali.
Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 4.490 in Lombardia, 1.286 in Emilia-Romagna, 694 in Veneto, 337 in Piemonte, 313 nelle Marche, 206 in Toscana, 94 nel Lazio, 119 in Campania, 97 in Liguria, 89 in Friuli Venezia Giulia, 52 in Sicilia, 46 in Puglia, 33 nella Provincia autonoma di Trento, 30 in Abruzzo, 28 in Umbria, 14 in Molise, 19 in Sardegna, 15 in Valle d’Aosta, 9 in Calabria, 9 nella Provincia autonoma di Bolzano e 5 in Basilicata.
Sono 724 le persone guarite.
I deceduti sono 463, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.