Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Primo Piano
November 30, 2018
in
Primo Piano
November 30, 2018
0

Mueller con la confessione di Cohen stringe la morsa su Trump

L'ex avvocato di Trump ha confessato di aver mentito sulle tempistiche degli affari in Russia dell'allora candidato: la "collusion" sempre più vicina?

La Voce di New YorkbyLa Voce di New York
Mueller con la confessione di Cohen stringe la morsa su Trump

Michael Cohen ( a sinistra) ha confessato di aver mentito al Congresso (screenshot YouTube).

Time: 5 mins read

Che Donald Trump non ami particolarmente viaggiare è ormai risaputo, ma questo viaggio in Argentina per il G20 se lo ricorderà come particolarmente infausto: perché intanto, in una corte federale di Manhattan, il suo ex avvocato personale Michael Cohen ammetteva di aver mentito davanti al Congresso in merito alle tempistiche di alcuni affari che l’allora candidato alle presidenziali stava portando avanti in Russia. Una ammissione che costituisce il vero e proprio punto di svolta dell’inchiesta che vede da tempo impegnato il procuratore speciale Robert Mueller.

A pochi giorni da quando Paul Manafort, già manager della campagna di Trump, è stato accusato di aver violato il patto di cooperazione con gli inquirenti – forse nella speranza di ottenere la grazia dal Presidente –, Cohen ha infatti dichiarato (presentando prove cospicue) che The Donald e la sua Organizzazione erano direttamente coinvolti in affari con finanzieri russi, dentro e fuori il Cremlino, nel periodo in cui l’attuale Presidente era candidato alla Casa Bianca. Mueller ha quindi in mano, per la prima volta, del materiale che dimostrerebbe che il miliardario newyorkese, ora Commander-in-Chief, fosse in effetti compromesso con la Russia di Vladimir Putin, proprio mentre Mosca agiva per influenzare il risultato delle elezioni presidenziali del 2016. E il fatto che tali rivelazioni giungano da Cohen, già vice presidente esecutivo della Trump Organization e braccio destro di Trump per più di un decennio, fa ovviamente tutta la differenza: l’ex avvocato del miliardario appare infatti un testimone più che credibile, soprattutto se Mueller dovesse mai chiedergli di deporre in tribunale.

Robert Mueller (Foto da Flickr)

Tale ammissione di colpevolezza è giunta subito dopo che Trump ha consegnato le sue risposte scritte alle domande del Procuratore, risposte che, secondo Rudy Giuliani (attuale avvocato del Presidente) combacerebbero con quanto riferito da Cohen. Ma la questione è complicata: soprattutto perché il cerchio sta per chiudersi anche intorno ad alcuni componenti della famiglia Trump. Donald Trump Jr., vice presidente esecutivo della Trump Organization, lo scorso anno ha infatti dichiarato al Comitato giudiziario del Senato di essere stato solo “parzialmente a conoscenza” dell’accordo con Mosca sulla costruzione della “Trump Tower Moscow”. Non è ancora chiaro cosa Trump Jr. abbia esattamente riferito al Comitato di Intelligence della Camera, che non ha ancora pubblicato le trascrizioni dell’interrogatorio a porte chiuse. Eppure, secondo Adam Schiff, presidente in carica della Commissione, l’ammissione di Cohen farebbe pensare che altri testimoni abbiano mentito davanti al Congresso. Soprattutto, le prove ora in mano al Procuratore sarebbero sufficienti a dimostrare che il Presidente e suo figlio hanno mentito sulle tempistiche degli affari dei Trump in terra russa.

Cohen sta cooperando con il team di Mueller dallo scorso agosto, e da settembre è già stato sottoposto a più di 70 ore di interrogatorio. L’ex braccio destro di Trump sembra inoltre essere nella posizione di corroborare una porzione chiave del cosiddetto dossier Steele, un insieme di report compilati dall’ex agente segreto britannico Christopher Steele, che il Presidente ha sempre definito come un “insieme di bugie” finanziato dai democratici, ma che in realtà ne mette a fuoco i presunti legami con la Russia. Secondo le fonti di Steele, infatti, l’allora candidato avrebbe anche avanzato offerte di “varie lucrose operazioni di sviluppo immobiliare in Russia”. E il fatto che Trump avesse ancora un profilo di investimento piuttosto modesto in quel territorio non significa che non avesse già fatto diversi tentativi per rimediare alla lacuna. Anzi: secondo il dossier, aveva già effettuato esplorazioni del settore immobiliare a Mosca e San Pietroburgo.

Donald Trump (Foto da Flickr/Gage Skidmore)

Non solo: la confessione di Cohen potrebbe arrivare a chiarire la scelta della Deutsche Bank come banca di fiducia della famiglia Trump: l’unica, tra l’altro, disposta a concedergli prestiti dopo le rovinose bancarotte che hanno caratterizzato la sua carriera. La banca è stata multata nel 2017 per aver fatto parte di un piano di riciclaggio di denaro russo che ha coinvolto le sue filiali a Mosca, New York e Londra, e nel suo quartier generale hanno fatto irruzione, giovedì mattina, investigatori fiscali e di polizia nell’ambito di un’indagine in corso sul riciclaggio di denaro. La banca ha rifiutato l’anno scorso di consegnare i documenti richiesti da cinque legislatori democratici relativi al suo rapporto con Trump, citando la riservatezza delle informazioni sui clienti privati.

Investito da questa tempesta, il Commander-in-Chief si è difeso dicendo che, mentre era candidato, era libero di perseguire i suoi affari in Russia: “Era molto probabile che non vincessi, nel qual caso sarei tornato a fare business”, ha detto il Presidente, che ha aggiunto: “Perché avrei dovuto perdere tutte queste opportunità?”. Il punto, tuttavia, è che l’ammissione di Cohen ha dimostrato come la stessa dichiarazione presidenziale indirizzata alla Commissione Intelligence di Camera e Senato fosse, di fatto, piena di bugie, e come il team di Trump abbia cercato di nascondere le attività dell’organizzazione in Russia tra il gennaio e il giugno 2016.

Il cosiddetto Trump Tower Moscow deal è diventato di dominio pubblico ad agosto 2017, quando il New York Times ha ottenuto le e-mail intercorse tra Cohen e il business russo-americano Felix Sater, che corrisponde all’”individuo 2” nei documenti appena depositati. Sater fu consulente dell’organizzazione di Trump a partire dai primi anni 2000, ed esaminò le offerte in Russia tra il 2005 e il 2006. Cosa ben più significativa, a novembre 2015 assicurò a Cohen di poter tirare a bordo tutto il team di Putin. “Il nostro ragazzo può diventare presidente degli Stati Uniti e noi possiamo orchestrarlo”, aveva scritto Sater. “Riuscirò ad avere Putin in questo affare e faremo sì che Donald venga eletto”.

Michael Cohen (a sinistra) dopo aver confessato di aver mentito al Congresso (screenshot YouTube).

Fu proprio Sater, quindi, ad inoltrare una lettera di intenti a Cohen, delineando i termini di un accordo per l’acquisto di immobili che avrebbe portato a costruire una “Trump World Tower Moscow”: lettera che reca la firma di Trump. Cohen era anche in contatto con un assistente del braccio destro di Putin, Dmitrij Peskov, e da quest’ultimo sarebbe stato invitato a partecipare al Forum di San Pietroburgo nel giugno 2016. All’ultimo minuto, Cohen si è poi tirato indietro, pochi giorni dopo che i membri più anziani della campagna di Trump si sono incontrati con un avvocato russo alla Trump Tower dietro promessa di ottenere materiale sporco su Hillary Clinton. Anche Peskov, in effetti, sarebbe stato colto in fallo: perché mentre giovedì ha ammesso che il suo ufficio ha chiamato Cohen nel 2016 per discutere del progetto Trump Tower di Mosca, lo scorso anno aveva invece assicurato che il Cremlino non aveva mai dato corda al “corteggiamento” di Cohen perché “non rispondiamo a questi argomenti di business”.

È proprio il caso di chiederselo: per Trump tutti i nodi stanno venendo al pettine? Di certo, difficilmente potrebbe salvarlo a questo punto l’arma del perdono presidenziale (a cui sembra aver mirato, fino ad ora, Manafort), in quanto, come alcuni esperti hanno puntualizzato, un Presidente non può concedere la grazia come strumento di ostruzionismo alla giustizia. E se Mueller, come pare in queste ore, riuscirà davvero a mettere alle spalle al muro il figlio del Presidente per aver mentito davanti al Congresso, al Commander-in-Chief resterà solo una carta da giocarsi: le dimissioni, prima che sia troppo tardi.

Share on FacebookShare on Twitter
La Voce di New York

La Voce di New York

DELLO STESSO AUTORE

“Avrai sempre la mia voce”: Linda De Luca presenta il suo nuovo libro

“Avrai sempre la mia voce”: Linda De Luca presenta il suo nuovo libro

byLa Voce di New York
NYPD Searching for 11-Year-Old Bronx Girl Missing Since April 13

NYPD: scomparsa da oltre una settimana una bambina di 11 anni nel Bronx

byLa Voce di New York

A PROPOSITO DI...

Tags: Donald TrumpMichael Cohenpaul manafortRobert MuellerRussiagate
Previous Post

Un cubicolo a Manhattan o una villa in New Jersey? Il dilemma di chi ha figli a NY

Next Post

Leikeli47, il ritorno della rapper in passamontagna di Bed-Stuy

DELLO STESSO AUTORE

NYPD Searching for 11-Year-Old Bronx Girl Missing Since April 13

NYPD Searching for 11-Year-Old Bronx Girl Missing Since April 13

byLa Voce di New York
Change the World Model UN 2025: i giovani a New York per rilanciare la pace

Italia alle Nazioni Unite con un numero record di studenti al Palazzo di Vetro

byLa Voce di New York

Latest News

Faith Ringgold, Tar Beach, 1988. Collezione privata. Courtesy ACA Galleries, New York

Tar Beach e oltre: le storie cucite di Faith Ringgold

byMonica Straniero
CNH Industrial lancia il nuovo piano strategico verso il 2030

CNH Industrial lancia il nuovo piano strategico verso il 2030

byFederica Farina

New York

Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate
Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Leikeli47, il ritorno della rapper in passamontagna di Bed-Stuy

Leikeli47, il ritorno della rapper in passamontagna di Bed-Stuy

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?