Sapore di sale, sapore di mare, sapore di soldi… Gino Paoli ha due milioni di euro in un conto in nero in Svizzera, a sua insaputa. Un dono di Dio? No, in parte del festival dell’Unità che sembra lo pagò 860 mila euro rossi ma nerissimi. Succede sempre ai ricchi di ritrovarsi un sacco di soldi in Svizzera a propria insaputa. Piove sul bagnato. Renzi intanto esulta: ha portato a casa l’accordo con la Svizzera sull’abolizione del segreto bancario, ma non i 200 miliardi di euro dei cittadini italiani depositati in Svizzera. Diventeranno cittadini svizzeri o apriranno società in Svizzera? Gli italiani hanno fantasia da vendere e la Svizzera ha banche da riempire. Vedremo, ma chissà quando. Nel frattempo le tasse in Italia continuano a pagarle solo gli imbecilli che risiedono e lavorano nel proprio Paese.
Renzi è al settimo cielo per aver sdoganato i Jobs act: la riforma del lavoro che ha eliminato la piaga dei contratti a tempo determinato, lasciando 5 milioni di persone che lavorano a partita iva senza possibilità che gli vengano rinnovati i contratti di collaborazione, essendo stati aboliti. Istigazione al suicidio. Abbiamo 40 fallimenti al giorno e chiudono 2 aziende al giorno. Ma bisogna dare da mangiare ai clandestini. Stiamo affondando e ci facciamo tirare giù dai migranti. Senza considerare che in questi anni abbiamo dato la residenza a una marea di albanesi, bosniaci, serbi, kosovari che abitano in case nuove di edilizia popolare e percepiscono sussidi e pensioni con i quali si sono ricostruiti le case in patria. Addirittura paghiamo le pensioni a sloveni e croati, che vivono nei loro Paesi, ma hanno avuto il merito di aver lavorato anche pochi mesi in Italia. Per loro il paradiso fiscale è l’Italia. Tanto le tasse non le pagano né di qua né di là.
Guarda caso, viene svaligiata una casa italiana ogni 2 minuti. Ma non tutti gli extracomunitari lavorano e si devono arrangiare, poverini. Intanto gli italiani che hanno perso il lavoro si spremono le meningi per inventarsi nuovi lavori. Un bambino intervistato in tv sull’argomento ha suggerito di fare l’”elimina nuvole”. Sarebbe certamente una professione richiestissima saper far risplendere il sole. Attrezziamoci.
Mitico Renzi: ha abolito il lavoro delle partite iva, ha disintegrato il suo partito, ha esautorato i partiti, eppure una partita con gli olandesi mette in crisi il sistema difensivo italiano. Sarebbe un gioco da ragazzi per l’Isis mettere a ferro e fuoco Roma. Che infatti minaccia ogni giorno. Ma Renzi, più cristiano che democratico, assicura i terroristi che l’Italia non farà alcun intervento militare. Affronterà la cosa con la diplomazia. Vedremo se riuscirà a prendere per il fiocco anche loro, dopo di noi. “E’ questione non di settimane, ma di giorni – ha assicurato giorni fa Federica Mogherini – una volta che ci sarà un inizio di dialogo con una autorità riconosciuta da tutti i libici…” Legge troppo Topolino. Accidenti al Corriere della Sera che per vendere di più allega i fumetti. Sono suonati questi politici che ci governano. Sanremo continua: sapore di mare… com’è bello annegare insieme ai poveri fratelli musulmani.
Ma io sono cattiva: non ho pietà per quei poveretti che scappano dalla guerra e sono ignorante perché confondo l’Islam con i terroristi dell’Isis. Hanno osservato da professorini i mei detrattori. La pietà è un lusso che non ci possiamo più permettere se non vogliamo soccombere. E’ stata un’invenzione della Chiesa cattolica quando non ha più avuto le milizie che la difendevano. Prima, per difendere la cristianità, i papi incitavano alle crociate e, se l’Occidente non si fosse unito a Lepanto, ora non saremmo qui a esprimerci in libertà ma a recitare versetti del Corano come scemi. Ma la storia la conosciamo? Abbiamo avuto per quattrocento anni i turchi alle porte dell’Europa. Grazie a Dio, allora chi comandava doveva avere fegato ed essere pronto a morire per la cristianità. I vescovi combattevano e morivano per difendere i confini della propria civiltà. Ora chi ci governa non è neppure capace di difendere la democrazia perché è il primo a non rispettarla, confonde l’essere cattolici con il buonismo, ma in verità ha paura di difendere la propria chiesa, la propria comunità, il proprio credo. Perché non ce l’ha.