Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Primo Piano
August 16, 2013
in
Primo Piano
August 16, 2013
0

“Libero pensiero” e “Pensiero libero”: ovvero Gramsci al tempo del Politically Correct

Fabio CammalleribyFabio Cammalleri
L'atleta russa Yelena Isimbayeva, campionessa di salto con l'asta

L'atleta russa Yelena Isimbayeva, campionessa di salto con l'asta

Time: 28 mins read

 

“Noi russi siamo normali, i ragazzi con le donne e le ragazze con gli uomini. Rispettate le nostre leggi”. Yelena Isimbayeva, campionessa di salto con l'asta la mette giù facile. E così in effetti sarebbe, se si potesse leggere la frase senza condizionamenti, senza l'assillo del “magnetismo di schieramento”, per cui le parole non valgono mai per se', ma per le loro ricadute “oggettive”, ridotte a tessera di un mosaico in perenne attesa di una mano saggia e sapiente che le collochi al “loro posto" o che ne sancisca la loro definitiva superfluità, il loro irrimediabile “inadattamento”.

Proviamo a leggere questa frase.

“Noi russi”. E avrebbe potuto essere, questo incipit, anche “Noi francesi”, “Noi tedeschi”, “Noi italiani”, “Noi americani”, “Noi congolesi”, “Noi turchi”, o “Noi cinesi”, naturalmente. E' il modo più naturale, più immediato di esprimere un'identità, un'appartenenza fondativa, di offrirsi con sincerità e limpidezza all'altrui conoscenza, all'altrui persona. Si apre bocca e subito un suono, un timbro si sprigiona a riscuotere un sedimento, più o meno stratificato, di concetti, di mezzi concetti, di immagini e di impressioni, sia pure fugaci, sia pure comuni e semplificate, che danno nerbo e sangue all'idea di Russia, di Francia, di Germania, di Italia, e così via. E' accaduto a ciascuno di noi, almeno una volta nella vita. Senonchè, come è noto, oggi non si può.Per lo meno, non si può senza essere lapidati da una schiera feroce e impettita di frasi fatte che, tuttavia, riuscendo a rimanere sempre compatta e irremovibile, come un gregge di pecore, a dispetto di salti logici, rozze manipolazioni e ogni sorta di imprecisioni, si è fatta negli ultimi decenni, diciamo circa quattro, luogo comune; quanto a dire, verità acquisita, ormai pacifica, su cui si è steso il velo rassicurante dell'ovvietà. E allora, se uno dice “Noi russi”, state tranquilli che le “Sentinelle Del Giusto”, saranno lì pronte a segnalare il “nazionalismo retrivo”, il “rigurgito antistorico”, il “ritorno del fascismo”.

“Siamo normali”. Fa quasi tenerezza, nel suo candore, nella sua innocente pretesa di guardare ad un punto fisso, quest'idea quasi fiabesca di normalità, che a partire da una “proprietà empirica”, tanto insopprimibilmente evidente, a partire da quelle curiose formazioni carnose e misteriosamente capaci di evocazione, di sgomento, e simultaneamente di ribrezzo e di attrazione, pare voglia acquietarsi a considerarne la sublime semplicità, la familiare capacità esplicativa e ordinatrice. Che ogni norma sia una convenzione è una goffa ovvietà. Ma “quella” norma, quella sua sfacciata evidenza, quella sua pulizia dicotomica, nascono dalla nostra materia e dalla sua ineguagliabile sublimità riproduttiva, che tale rimane anche se, nei singoli casi, giace inespressa e latente.

Semmai andrebbe precisato che altrettanto convenzionali sono le tutte le altre idee di normalità, compresa l'idea che la “normalità riproduttiva” non esista e che, invece solo la normalità sessuale sia tale: dove l'accento è posto sull'effetto piuttosto che sulla causa, sull'atto più che sulla qualità; dove è la sessualità, intesa come esplicazione sociale e personalistica dell'attributo primigenio, del sesso, a porsi come norma. Nulla di male. A patto di precisare che la dimensione sociale e personale implicano a maggior ragione una limitatezza storica, un carattere culturalmente contigente, un essere convenzione.

Ma se, cara Isimbayeva, da quell'idea di “normalità” (magari ingenua, magari ignara delle sue potenziali involuzioni e manipolazioni culturali, ma precisa e semplice), lei passa ad affermare che, conseguentemente, “i ragazzi con le donne, e le ragazze con gli uomini”, allora non le resta che il suicidio, non può che affrettarsi a sgombare il campo dalla sua primitiva presenza, così oscuramente cosacca, così lucidamente provocatoria. Perchè le “Sentinelle Del Giusto” hanno già stabilito che non esiste alcuna normalità, che ogni normalità è violenza, sopraffazione, indiscusso viatico per i lager. Come se, implicito in ogni concetto, ci fosse necessariamente la forca per il suo contrario. E la forca non fosse invece opera di interpreti, di pensatori, variamente accreditati, variamente impostori.

L'impressione è invece che la forca sia per lei, sfacciata e ingenua Isimbayeva. L'impressione è che sia la “nuova normalità” ad implicare ed imporre la forca per il suo contrario. Grazie all'opera di nuovi impostori; e, data che “se non pensi gay non sei nessuno” persino senza (è appena il caso di rilevare che “pensare gay”, essendo una moda, un barboncino da salotto, non comporta alcun reale rispetto per la persona omosessuale o bisessuale; come, per converso, una riflessione critica, non solo è già oltre ogni questione di “alterità”, ma, in quanto critica e non isterica, è compresa di tutto il carico di intensa umanità, talvolta tragico, che l'identità sessuale e le sue incomprensioni agita e nutre).

Chiedere poi: “Rispettate le nostre leggi”, (una legge, si badi, che vieta la “diffusione, promozione e pubblicità dell' omosessualità”) è pura faccia tosta. Ma come si permette lei, così reazionaria, così intollerante, così grettamente e dozzinalmente naturistica, come si permette questa ignorante starlette di invocare il rispetto della Legge, consueto e pacifico appannaggio del Pensiero Evoluto, della Civiltà, della Cultura? Sarà bene, perché sia monito e siano scoraggiati i cattivi esempi, che qualcuno proponga di revocare nonchè la sua abusiva identità di donna, anche quella di persona civile e, già che ci siamo, quella di atleta, con tutto il suo immeritato medagliere.

Antonio Gramsci (nella foto sopra) distingueva fra “Libero pensiero” e “Pensiero libero”: l'uno, portato dell'ideologia liberal-borghese e, perciò, in realtà, libero solo di muoversi entro i confini assegnatigli dal sistema di produzione; l'altro, il “Pensiero libero”, invece, veramente libero perché deliberatamente incurante di limiti e di presupposti ritenuti inderogabili: un pensiero che non teme di essere sconveniente, che non teme scomuniche, che non teme tendenze asseritamente colte, sicuramente dominanti. Anche fuori del contesto storico-politico in cui fu elaborata, questa distinzione mantiene intatto il suo valore.

La frase di Yelena Isimbayeva è “Pensiero libero”. Perciò va represso e maledetto.

Share on FacebookShare on Twitter
Fabio Cammalleri

Fabio Cammalleri

Il potere di giudicare e condannare una persona è, semplicemente, il potere. Niente può eguagliare la forza ambigua di un uomo che chiude in galera un altro uomo. E niente come questa forza tende ad esorbitare. Così, il potere sulla pena, nata parte di un tutto, si fa tutto. Per tutti. Da avvocato, negli anni, temo di aver capito che, per fronteggiare un simile disordine, in Italia non basti più la buona volontà: i penalisti, i garantisti, cioè, una parte. Forse bisognerebbe spogliarsi di ogni parzialità, rendendosi semplicemente uomini. Memore del fatto che Gesù e Socrate, imputati e giudicati rei, si compirono senza scrivere una riga, mi rivolgo alla pagina con cautela. Con me c’è Silvia e, con noi, Francesco e Armida, i nostri gemelli.

DELLO STESSO AUTORE

Ilda Boccassini: va bene il libro, ma ora occorre la verità oltre la memoria

Ilda Boccassini: va bene il libro, ma ora occorre la verità oltre la memoria

byFabio Cammalleri
La cosiddetta trattativa tra Stato e Mafia: un tentativo totalitario

La cosiddetta trattativa tra Stato e Mafia: un tentativo totalitario

byFabio Cammalleri

A PROPOSITO DI...

Previous Post

Il racconto: volo sull’isola della Concordia

Next Post

Signorina Pellegrini, ma non si vergogna?

DELLO STESSO AUTORE

Gioie e dolori al Pride 2021: dopo i festeggiamenti, gli scontri con la NYPD

Il reato-padagogo e il DDL Zan: difendere valori giusti senza il tic della galera

byFabio Cammalleri
I “libricini” scritti sui siciliani per preparare le truppe Alleate allo sbarco in Italia

I “libricini” scritti sui siciliani per preparare le truppe Alleate allo sbarco in Italia

byFabio Cammalleri

Latest News

Tre visioni d’Italia sulla copertina del New Yorker: Venezia secondo Charles Saxon (1966), la guerra nei vicoli italiani illustrata da Alan Dunn (1944) e la moda reinterpretata da Lorenzo Mattotti (1993). Foto: Terry W. Sanders, 2025

L’immaginario italiano in cento anni di New Yorker

byMonica Straniero
La Cina e gli Stati Uniti concordano di abbassare le tariffe per ridurre le tensioni

La Cina e gli Stati Uniti concordano di abbassare le tariffe per ridurre le tensioni

byUmberto Bonetti

New York

Gwyneth Paltrow firma a NY The Forest Within, un viaggio nella natura coreana

Gwyneth Paltrow firma a NY The Forest Within, un viaggio nella natura coreana

byZoe Andreoli
Sean Combs / Ansa

Al via il processo contro Diddy Combs, la difesa: “Sono solo violenze domestiche”

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post

Altro che IMU, per combattere l'evasione ci vuole ben altro

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?