E così Papa Francesco verrà in Sicilia, precisamente in un’isola della Sicilia: Lampedusa, l’Isola dell’Isola. L’isola dimenticata dalle tecnocrazie e dalle politiche-politicanti europee, lasciata a se stessa senza alcun interesse dai “potentati dell’egoismo” che oggi guidano indegnamente l’UE dei Padri Fondatori.
Francesco va in quella frontiera d’Europa dimenticata e della quale ci si ricorda solamente per tartassarne e umiliarne i cittadini. Eppure, i lampedusani sono sempre lì: senza nemmeno i servizi per nascere e morire. Non c’è infatti un punto nascite a Lampedusa, come non ci sono più posti nei cimiteri. E figuriamoci se si realizzeranno infrastrutture permanenti e d’emergenza mentre s’acquistano aerei da guerra e ferrovie d’alta velocità in tempi di crisi.
I morti, viventi o meno, arrivano a migliaia ogni anno e l’Unione Europea pretende, con una dissennata politica monetaria e fiscale come d’immigrazione, di accoglierli a parole, ma in realtà chiudendo gli occhi su chi li respinge a bastonate o li lascia crepare nel mare.
A manganellate, con i muri di cinta e le percosse della polizia spagnola nell’’unica frontiera di terra a Ceuta, oppure senza aiutare le carrette del mare, come pare facciano spesso le motovedette maltesi. E come dimostra questo video e tanti altri pubblicati su youtube dove si vedono poliziotti spagnoli che prendono a calci e bastonate un immigrato.
I diritti umani vengono sempre più calpestati in questa Europa diretta da un mondo politico ormai lontanissimo dai cittadini e il Papa che si chiama come il Santo che si dedicò alla povertà, il Papa degli ultimi, va nell’ultima delle isole dell’Unione Europea a pregare insieme a cittadini esemplari, che non si sono risparmiati in tutti questi anni, nell’accogliere gran parte dei 350 mila immigrati sbarcati in Italia negli ultimi quindici anni, in un’isola di 6304 abitanti e appena 20Km quadrati.
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