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April 3, 2012
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April 3, 2012
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USA/ College USA, problemi di credito

Francesca TarantinobyFrancesca Tarantino
Time: 4 mins read

Un articolo sul debito degli studenti pubblicato lo scorso 5 marzo dalla Federal Reserve Bank di New York aveva già messo in evidenza il problema sociale a cui devono far fronte i giovani negli USA.

Differentemente da altre forme di credito infatti, quello degli studenti universitari è cresciuto progressivamente negli ultimi anni. Soltanto nel 2011, il debito ha raggiunto la cifra di 117 miliardi di dollari tramite il sistema di prestito del governo federale. La cosa più grave è però, che la maggior parte degli studenti, compresi quelli che non hanno ancora terminato l’Università, non ha la possibilità economica per pagare, soprattutto a causa degli interessi altissimi che caratterizzano queste forme di credito. Uno studio realizzato dal National Postsecondary Student Aid ha rivelato come circa 2/3 degli studenti attualmente al College, si serva ancora di prestiti per pagare gli studi e che la media raggiunta da ognuno al termine del percorso universitario si aggira intorno ai $24,000.

 Più del 10% degli studenti delle scuole pubbliche lascia insolventi i propri prestiti, mentre per quanto riguarda le scuole private, questi numeri addirittura raddoppiano. A tutto ciò va aggiunto poi, l’aumento del costo delle Università americane di circa 8% per anno. Questo significa che una famiglia di reddito medio per permettere al proprio figlio di andare al College deve iniziare a risparmiare più di mille dollari al mese e a partire dal compimento del primo anno di età, così da poter pagare la retta annua di una scuola pubblica, che si aggira intorno ai $17,000.

Per questo motivo c’è chi ha suggerito la realizzazione di una vera e propria guida da consegnare ai genitori, che fornisca loro istruzioni precise, sul meccanismo del pagamento dell’università e del sistema dei prestiti. Sono pochi College negli USA, che propongono al momento un sistema di pagamento vantaggioso, con tariffe convenienti, borse di studio e facilitazioni per chi si iscrive, ma ce ne sono molti altri invece che non hanno questo tipo di attenzione per le famiglie o gli studenti. Come faranno quindi i genitori a mandare al College i propri figli con questo andamento? Cosa possono fare le famiglie che contano più di un figlio?

La bomba dei prestiti delle Università americane ha scosso naturalmente, anche l’amministrazione Obama. Il presidente USA ha proposto che le società che si occupano di prestito universitario, permettano agli studenti di ripagare i loro debiti in base alle loro possibilità economiche, e non secondo i margini di debito raggiunti.

Così, l’U.S. Education Department, che gestisce le società di credito per gli studenti, ha confermato questa domenica, che le compagnie inizieranno ad utilizzare delle modalità standard per monitorare le entrate e spese dei debitori. Se i beneficiari dei prestiti non potranno adattarsi a questo sistema, allora gli sarà offerta la income-based formula che permetterà loro di pagare in piccole rate il proprio debito – anche di $50 al mese per esempio, per chi ha un reddito di $20,000 e ha raggiunto $20,000 di prestito. 

“Sentiamo l’urgenza di dover fare tutto ciò che è in nostro potere per agevolare gli interessi di chi paga le tasse e allo stesso tempo degli studenti” ha affermato Justin Hamilton, parte dell’Education Department.

Anche se la proposta di risolvere la situazione dei debitori e agevolarli con delle rate, che era già stata discussa un anno fa, dovrebbe diventare effettiva in Luglio 2013. “Questa regolamentazione è davvero importante, costituisce un passo avanti verso i debitori, perché dà loro una seconda chance, di riparare ai pagamenti e in modo legale” ha affermato l’avvocato Deanne Loonin, della National Consumer Law Center di Boston, che ha rappresentato i debitori nella discussione della proposta. Un altro obiettivo è quello di fornire maggiori informazioni e incentivi a chi richiede il prestito “assicurandoci di poter dare alle persone tutte le informazioni di cui hanno bisogno” ha affermato a riguardo il Secretary of Education, Arne Duncan. 

Se tutto sembra andare verso un’agevolazione per gli studenti e le loro famiglie quindi, c’è anche però chi però, si muove diversamente. Con un debito insoluto di circa $67 miliardi infatti, l’US Education Department ha appena assunto 23 consulenti privati, che si occuperanno di ’inseguire’ i debitori e assicurarsi che paghino. Tra le compagnie c’è anche la Pioneer Credit Recovery, parte della SLM Corp. (SLM): la più grande società di prestito per studenti universitari negli USA.

Intanto, sempre più laureati non sono in grado di rimborsare i finanziamenti avuti, ed in un contesto di disoccupazione di massa come quello che c’è attualmente negli USA, con salari in ribasso e tasse universitarie in aumento, difficilmente questi debiti rientreranno.

*pubblicato precedentemente www.lindro.it

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