Da quanti anni e perché vive all’estero? Perché ha deciso di candidarsi e perché con questa lista?
“Vivo a San Francisco da 6 anni. Ho basato la mia vita sulla competenza e sull’onestà da 7 anni milito nel MoVimento 5 Stelle perché è l’unica forza politica dove competenza ed onestà erano visti come valori. Ho scelto il MoVimento perchè è l’unica forza politica che restituisce i finanziamenti pubblici ai partiti (aboliti da un referendum ma reintrodotti come “Rimborsi Elettorali”). È l’unica forza politica che crede crede nella politica come servizio e non come carriera. L’unica che non accetta soldi dalle lobby, per questo è l’unica forza politica che può attuare liberamente il proprio programma senza aver paura di ledere interessi. Inoltre da trentenne, non ho trovato nessuno che desse spazio ai giovani come il MoVimento 5 Stelle”.
Quale considera il problema più immediato dell’Italia e come si dovrebbe affrontare?
“La corruzione. L’Italia è una Ferrari che rimane in garage perché incatenata dal malaffare. Questo accade a tutti i livelli, dal Parlamento fino ai ruoli minori. Il Parlamento italiano è uno dei pochi ad avere dei condannati. In pratica siamo uno stato in cui la legge la fanno i fuorilegge. Per questo l’anti-corruzione e la moralizzazione della politica sono le priorità. Senza queste qualsiasi cambiamento è difficile”.
Quale problematica inerente gli interessi dei cittadini italiani residente all’estero e in particolare in Nord-Centro America considera la più urgente e cosa proporrebbe fin dal primo giorno dell’apertura dei lavori del Parlamento?
“Informatizzazione dei sistemi consolari. Un cambiamento del genere ridurrà drasticamente la burocrazia, a volte estenuante, per gli Italiani all’estero. Un altra iniziativa è l’estensione della copertura sanitaria agli iscritti AIRE sul territorio italiano. Abbiamo notato che questa vincolo è una delle ragioni che scoraggia i nuovi emigrati ad iscriversi all’AIRE”.
Sarebbe disposto e quanto ad andare contro le decisioni del vostro partito qualora queste andassero a sfavore dei cittadini italiani all’estero? C’e’ una forza politica o un leader politico al quale non votereste mai la fiducia in Parlamento anche se il suo partito lo chiedesse?
“Risponderò solo ed unicamente al programma che abbiamo presentato per l’Italia e per gli Italiani all’estero. Questa è la forma più alta di democrazia. Il M5S ha una attenzione religiosa per questa cosa. Il M5S rifiuta le alleanze, quindi non ci sarà occasione di votare la fiducia a leader di cui non condividiamo le scelte o la moralità. Tolta la fiducia, tutti i voti saranno dati valutando tutte le proposte”.
Il Nord e Centro America è una zona enorme, dal Canada al Messico e oltre, come pensa realmente di conoscere e rappresentare tutte le comunità di italiani che ci vivono? Non c’è il rischio di un distacco e di una vita “romana” lontana dai problemi di chi vi ha eletto?
“Il M5S ha sviluppato una piattaforma di nome Russeau, che consente di interagire online proponendo leggi e controllando l’operato dei propri rappresentanti. Per chi non ha accesso online, manterremo i contatti con le associazioni e faremo missioni frequenti per mantenere il legame con il territorio”.
La lingua italiana è fra le più studiate al mondo (la quarta…). Eppure le cattedre nelle università del Nord America diminuiscono… Cosa farebbe di concreto per promuoverla in modo migliore nel Nord e Centro America?
“Lo Stato deve tornare ad essere presente come ambasciatore della propria lingua. Il potenziamento delle istituzioni degli Italiani all’estero è un punto del nostro programma e contiamo di destinare dei fondi a diverse iniziative. Questo non è solo un servizio che si da agli Italiani all’estero, ma, nel lungo termine, anche all’Italia. La promozione della lingua fa si che si possano attrarre più eccellenze dall’estero ed è uno sponsor formidabile per il nostro turismo. Per questo vogliamo investirci, perché siamo sicuri ci sarà un ritorno economico nel medio e lungo termine”.
Cosa vorrebbe che l’Italia imitasse dalla democrazia degli Stati Uniti (Canada, Messico, Repubblica Dominicana…) e cosa invece vorrebbe che il vostro paese di residenza imparasse dal modo di far politica in Italia?
“Dagli Stati Uniti vorrei copiassimo la lotta alla corruzione e la moralizzazione della politica. Qui un evasore va in galera, i condannati non si avvicinano nemmeno in Parlamento e se si è travolti da scandali si dimettono”.
C’è un personaggio storico italiano (nella politica come della letteratura, arti, scienza…) al quale vorrebbe ispirarsi nei valori e nelle idee per la sua carriera in Parlamento?
“Peppino Impastato, un giovane che ha dato la sua vita nella lotta alla Mafia. Vedo un paese che ha paura di perdere quel poco che ha. Mi fa sorridere se penso a persone che per un Italia migliore hanno dato la vita. Io voglio avere il coraggio di seguire la giustizia o non quello che mi conviene”.
Cosa pensa delle problematiche sulla parità di genere? Gli abusi sessuali sulle donne: un problema urgente che necessita immediati interventi anche legislativi, oppure solo uno scandalo di Hollywood? E in Italia, è giunto forse il momento di eleggere un Presidente della Repubblica donna?
“Nel mondo le donne rappresentano il 3% nelle posizioni di leadership. Finchè non raggiungeranno il 50% avremmo perso tutti. Staremo vivendo respirando da un polmone solo. Per questo avere un Presidente della Repubblica donna sarebbe un sogno. Il problema degli abusi è un problema culturale e legislativo. Lo si risolve con leggi più specifiche e severe e fornendo esempi di donne diverse. La “mimica” ha un grosso potere. La mia generazione è cresciuta con un esempio di donna oggetto promosso dalle televisioni ed ha reagito di conseguenza. Se togliessimo i pregiudizi che frenano le donne ed iniziassimo a mettere donne competenti nei ruoli di potere potremo invertire il trend e dare esempi virtuosi alle giovani.