Da quanti anni e perché vive all’estero? Perché ha deciso di candidarsi e perché con questa lista?
“Sono nato in America e ho vissuto in Italia per circa 30 anni dove mi sono laureato in architettura a Firenze. Ho deciso di candidarmi perché la nostra comunità necessita di un grande aiuto e non solo parole com’è stato fatto fino ad ora. Ho scelto la lista Civica Popolare perché é nuova e non influenzabile dai poteri forti”.
Quale considera il problema più immediato dell’Italia e come si dovrebbe affrontare?
“Salvare le piccole industrie dal fallimento, come sta avvenendo negli ultimi anni; creare nuovi posti di lavoro e creare leggi adeguate per l’immigrazione”.
Quale problematica inerente gli interessi dei cittadini italiani residente all’estero, e in particolare in Nord-Centro America, considera la più urgente e cosa proporrebbe fin dal primo giorno dell’apertura dei lavori del Parlamento?
“Creare un canale televisivo appositamente per promuovere la lingua italiana, anche utilizzando live streaming, come fanno le grandi università nord americane”.
Sarebbe disposto, e quanto, ad andare contro le decisioni del vostro partito qualora queste andassero a sfavore dei cittadini italiani all’estero? C’e’ una forza politica o un leader politico al quale lei non voterebbe mai la fiducia in Parlamento anche se il partito lo chiedesse?
“Si assolutamente. Però il mio partito non chiederà mai di andare contro gli interessi dei miei elettori. Non voterei mai la Lega Nord, in quanto penso che odia noi del sud”.
Il Nord e Centro America sono una zona enorme, dal Canada al Messico e oltre, come pensa realmente di conoscere e rappresentare tutte le comunità di italiani che ci vivono? Non c’è il rischio di un distacco e di una vita “romana” lontana dai problemi di chi vi ha eletto?
“É vero, il territorio è grandissimo, e di conseguenza l’unica soluzione è di congregare la comunità nelle varie scuole locali una o più volte al mese. So per esperienza cosa ci manca dalla nostra madre patria e, allo stesso tempo il nostro impegno é più per il Nord e Centro America”.
La lingua italiana è fra le più studiate al mondo (la quarta…), eppure le cattedre nelle università del Nord America diminuiscono… Cosa farebbe di concreto per promuoverla in modo migliore nel Nord e Centro America?
“Come dicevo prima, bisognerebbe offrire per tutte le età, dei corsi gratis (anche in live stream) direttamente dall’Italia e far in modo che una volta finite le scuole superiori si possa accedere ai corsi d’italiano nelle università”.
Cosa vorrebbe che l’Italia imitasse dalla democrazia degli Stati Uniti (Canada, Messico, Repubblica Dominicana…) e cosa invece vorrebbe che il vostro paese di residenza imparasse dal modo di far politica in Italia?
“Vorrei che imitasse in special modo la città di New York per quanto riguarda la sicurezza. Attualmente, la politica in Italia non può insegnare nulla dagli Usa”.
C’è un personaggio storico italiano (nella politica come nella letteratura, arti, scienza…) al quale vorrebbe ispirarsi nei valori e nelle idee per la sua carriera in Parlamento?
“Ricordo con orgoglio il grande Sandro Pertini e, per l’arte e la scienza, senz’altro Leonardo Da Vinci”.
Cosa pensa delle problematiche sulla parità di genere? Gli abusi sessuali sulle donne: un problema urgente che necessita immediati interventi anche legislativi, oppure solo uno scandalo di Hollywood? E in Italia, è giunto forse il momento di eleggere un Presidente della Repubblica donna?
“Bisogna intervenire subito e con pene molto severe, per dare un forte esempio. Per quanto riguarda un presidente della repubblica donna, vedrei molto bene Lorenzin”.