Isabella Olivieri si presenta così: “Pur essendo nata e cresciuta in Venezuela ho vissuto in una comunità italiana, frequentato scuole italiane, sono cresciuta parlando italiano oltre che spagnolo e questo mi ha fatto sviluppare un legame profondo con la terra dei miei genitori. Inoltre io sono da sempre molto attenta all’assistenza delle persone più bisognose, e sin da quando ero ragazza sono stata molto attiva nel volontariato. La passione politica, però, è giunta dopo.
Durante la mia giovinezza, e anche più tardi, la mia vita è stata incentrata essenzialmente su due punti focali: la mia famiglia e il mio lavoro. Ma quando nel 2003 le scellerate politiche economiche di Chávez mi hanno costretta a chiudere l’agenzia viaggi a cui avevo dedicato ben tredici anni della mia vita, ho sviluppato la consapevolezza che non si può restare indifferenti di fronte alle scelte che fanno i nostri governi. E da allora sono entrata in politica. Una scelta che mi ha portato ad aderire all’opposizione democratica al governo venezuelano ed ad assumere il ruolo di Rappresentante Politica per ben due dei suoi partiti”.
Qual è secondo voi il problema più urgente dell’Italia e cosa proporreste per risolverlo?
“Il problema più urgente per l’Italia in questo momento riguarda la crisi economica che si sta riversando sull’economia dei singoli cittadini dopo un lungo periodo di crisi a causa del COVID e in ultimo della guerra in Ucraina che sembrava sarebbe durata pochi mesi ed invece si protrae per un periodo lungo. Le chiusure prolungate delle attività produttive e commerciali hanno portato ad un restringimento dell’economia a livello nazionale e il caro prezzi dell’energia e dei carburanti sono le principali cause dell’impoverimento delle famiglie. È indispensabile un aiuto concreto da parte dell’Unione Europea e il contenimento delle tariffe dei prodotti basici per venire incontro alle famiglie e ai lavoratori”.
Il governo Draghi è stato un grande alleato degli Usa. Che posizione dovrà tener l’Italia nella prossima legislatura rispetto a Washington e nei confronti della guerra in Ucraina?
“La posizione nella prossima legislatura in Italia, dovrà mantenere la stessa posizione rispetto alla guerra in Ucraina in sostegno a Washington e la NATO”.
Le regole e le modalità del voto per gli italiani all’estero vi soddisfano o il sistema dovrebbe essere cambiato ? E come?
“Il voto va mantenuto ma va indirizzato in una nuova forma, dando la possibilità di votare anche per i collegi delle politiche in Italia. Noi, italiani all’estero continuiamo ad identificarci con la nostra regione di origine. Altresì bisogna rinforzare la rappresentanza locale (Comites e CGIE) poiché sono direttamente eletti in situ e conoscono le realtà di ogni comunità. I CGIE si riuniranno le volte che sarà necessario a Roma per scambiare e formulare le azioni da intraprendere in modo da velocizzare molti testi legge. Auspicabile la trasparenza pubblicando i punti raggiunti e messi in pratica. Dato che l’Italia conta circa 60 milioni di abitanti e calcolando circa 80 milioni di oriundi, è necessario che connetta tutti altrimenti non avrà mai il peso geopolitico che merita nel mondo. In ultimo è indispensabile sollevare il problema della disconnessione fra i parlamentari eletti e i territori”.
Pensate che l’istituzione del Com.It.Es (Comitato degli italiani all’estero) abbia bisogno di essere riformato per servire i cittadini in maniera efficiente?
“L’istituzione Comites deve essere rafforzata più che modificato, conferendo maggiori compiti”.
Quali sono le vostre difficoltà in questa campagna elettorale? Oltre a La Voce di New York, ci sono state altre realtà istituzionali o private che hanno creato occasioni per farvi conoscere dai cittadini iscritti all’Aire che fra pochi giorni dovranno votare votare per voi?
“Le difficoltà riscontrate hanno a che vedere con il raggiungimento di tutti gli italiani che abitano nella circoscrizione. I costi per informare un gran numero di elettori e’ molto elevato. La Voce di New York si è dimostrata un unico grande veicolo di informazione e di opportunita’ per noi candidati”.