Sin dal momento della sua fondazione, il MAIE (Movimento Associazionistico Italiani all’Estero) ha avuto l’obiettivo di dedicare i suoi sforzi agli italiani all’estero.
Nato dall’idea del Senatore Ricardo Merlo, l’uscente Sottosegretario di Stato presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il MAIE è ad oggi l’unico movimento politico che lotta per i diritti dei connazionali che risiedono al di fuori dell’Italia.
Il fatto che il MAIE nasca da italiani all’estero, non solo è per noi un orgoglio che teniamo a rimarcare. Essere noi in prima persona italiani all’estero, ci dà la possibilitá di avere una prospettiva diversa su quelle che sono le problematiche di chi è nella nostra stessa situazione. Abbiamo vissuto in prima persona il disagio di doversi recare in un consolato a migliaia di chilometri di distanza; abbiamo vissuto in prima persona il problema dei tempi di attesa lunghissimi per ricevere un documento; abbiamo vissuto in prima persona il disagio di non avere più l’assistenza sanitaria in Italia.

Ma non sono solo i disagi e le problematiche ciò di cui questo movimento politico vuole farsi carico, questo rappresenta solo una delle facce della medaglia.
Essere italiani nel mondo significa, per noi del MAIE, rappresentare sempre, in tutto e per tutto, l’Italia nel mondo. Oltre la volontà di dare una soluzione alle problematiche delle nostre comunità, c’è il desiderio di dare visibilità a quello che noi siamo come italiani all’estero. Noi, in quanto italiani all’estero siamo gli ambasciatori della cultura italiana. E per cultura intendo tutto, dalla gastronomia alla storia, all’arte, alle tradizioni, eccetera. Siamo noi che portiamo l’Italia fuori dai confini nazionali e quindi tutti questi aspetti devono essere evidenziati. Si tratta di esperienze, di tradizioni che devono essere conservate e devono avere il giusto spazio all’interno della politica.
Questo è quello che fa il MAIE per le comunità italiane. Da un lato c’è la risoluzione delle problematiche storiche, dei servizi che mancano. Dall’altro si vuole portare avanti quello che è l’imprenditoria, la cultura, le tradizioni, quello che la lingua, il turismo, in una parola, il Made in Italy.

La categoria degli italiani all’estero, da sempre poco tenuta in considerazione nei discorsi politici dei partiti romani, torna al centro dell’attenzione grazie al programma elettorale del MAIE.
La comunità di italiani all’estero ha bisogno di una rappresentanza solida, non solo nel Parlamento, ma proprio a livello governativo. Questa rappresentanza può essere garantita soltanto attraverso il Ministero per gli italiani nel mondo. Soltanto con un nostro ministero possiamo iniziare a sanare le vecchie fratture, dando una soluzione ai problemi che da sempre affliggono gli italiani all’estero. La differenza tra l’avere uno o due deputati e l’avere un intero Ministero è sostanziale. Come allo stesso modo è sostanziale la differenza tra il votare per un partito romano, i cui rappresentanti devono necessariamente dare priorità alle problematiche nazionali, e il votare per il MAIE, che nasce dall’iniziativa di persone che vivono all’estero e concentra tutte le sue energie per risolvere i problemi dei connazionali sparsi per il mondo.
La differenza tra un partito tradizionale, e il MAIE è che quest’ultimo vede nel tessuto sociale delle comunità italiane le necessità che le stesse hanno, cerca di portarle a casa e risolverle.