“La Bonino ha un partito che ha fondato che si chiama +Europa, quando mi hanno detto che si candidava al Senato ho pensato che si candidasse nelle liste del suo partito non del Partito Democratico”.
Così il leader di Azione Carlo Calenda ha commentato l’indiscrezione secondo cui Emma Bonino, radicale da una vita, si potrebbe presentare nelle liste del partito di Enrico Letta.
“Per tutta la vita – ha continuato Calenda – mi ha detto che i radicali odiavano ‘i dipendenti di sinistra’, personalità che il Pci candidava nelle sue liste ma che non appartenevano al Pci. Spero sia una news finta: come fa la Bonino a candidarsi nella lista proporzionale sotto il Pd avendo un partito che si chiama Più Europa? Che fa chiude il partito?”
Il frontrunner del nuovo Terzo Polo, costituito insieme a Italia Viva di Matteo Renzi, rilancia anche per un confronto pubblico con l’ex alleata. “Sono contento di fare un dibattito con lei. Abbiamo costruito un pezzo di strada assieme, dopodiché non l’ho più capita, ha continuato a sostenere il caos della coalizione di sinistra: non hanno un programma per governare, hanno 4 programmi”
“Questo è contrario a tutto quello che la Bonino ha predicato nel corso degli anni – ha concluso Calenda – però fatti suoi, non penso avere la Bonino in Parlamento sia negativo. Spero che la smetta di insultare, perché io non rispondo perché i miei genitori mi hanno insegnato che non si risponde agli insulti, specie quando a farli è una signora”.