La Casa Bianca fa finta di nulla, ma la vicenda del Boeing 747 che il Qatar ha regalato a Donald Trump sta spaccando anche il mondo MAGA, i fedelissimi del presidente.
Piovono le critiche, scontate quelle dei democratici, ma più preoccupanti per il capo della Casa Bianca quelle dei suoi fedelissimi che accusano i democratici di essere il partito dei “corrotti”.
Laura Loomer, l’attivista di estrema destra, che negli ultimi anni ha conquistato le simpatie e le confidenze di Donald Trump diventando una sua consigliera, sostenendo falsamente che le sparatorie nelle scuole fossero messe in scena con attori per far passare leggi contro la vendita delle armi, e che una tempesta nelle primarie in Iowa era stata creata artificialmente dal “deep state” per favorire Nikki Haley, per poi diffondere la falsa notizia che la città di Springfield, Ohio, fosse popolata da “20.000 haitiani cannibali” che mangiavano animali domestici, ha espresso il suo disappunto attraverso una serie di post su X: “Questa sarà davvero una macchia sull’amministrazione. E lo dico come una persona che prenderebbe un proiettile per Trump. Sono così delusa”.
Aggiungendo poi che accettare un dono da un paese che ha stretti legami con gruppi come Hamas e la Fratellanza Musulmana contraddice i principi dell’agenda “America First”.
Con lei Ben Shapiro, commentatore conservatore e fondatore del Daily Wire, che per mesi ha martellato sugli intrallazzi di Hunter Biden che vendeva quadri “bruttissimi e costosissimi” ai lobbisti di Washington, ha definito “veleno politico” l’accettazione del jet. “Prendere sacchi di regali da persone che sostengono Hamas, la Fratellanza Musulmana, Al Jazeera e tutto il resto, non è America First, è Donald First”. Shapiro ha anche sottolineato l’ipocrisia percepita, affermando che se i Biden avessero accettato un dono simile, la destra sarebbe insorta.
Non è da meno Mark Levin, il velenoso conduttore radiofonico conservatore e influente voce del movimento MAGA. Ha condiviso le critiche di Loomer e Shapiro, rispondendo “Idem” ai loro post su X. Ha accusato il Qatar di diffondere propaganda antiamericana e ha dichiarato: “Il loro jet e tutte le altre cose che i califfi del Qatar stanno comprando nel nostro Paese non gli daranno l’assoluzione che cercano”.
Critiche pesanti dei più stretti alleati del presidente che evidenziano una frattura all’interno del movimento MAGA, mettono in discussione le decisioni del capo della Casa Bianca in materia di politica estera e integrità etica ed evidenziano il suo atteggiamento pragmatico e senza ideali.
Scontata l’opposizione dei democratici. Il leader della minoranza al Senato, Chuck Schumer, ha annunciato che bloccherà tutte le nomine di Donald Trump al Dipartimento della Giustizia. Con lui anche i senatori Brian Schatz, Chris Coons, Cory Booker e Chris Murphy. “La Costituzione è molto chiara: i funzionari eletti come il presidente non possono accettare regali importanti da parte di governi stranieri senza il via libera del Congresso”.
Anche alcuni senatori repubblicani hanno espresso dubbi e preoccupazioni in merito alla sicurezza e alle implicazioni legali ed etiche di questo regalo. “Io non salirei a bordo di un aereo regalatomi dal Qatar. Sono quelli che hanno finanziato Hamas”, ha detto il senatore repubblicano della Florida Rick Scott, convinto sostenitore di Trump.
Nonostante tutte le proteste, e il prezzo politico che Trump sta pagando per questo regalo che lui ha detto di aver accettato, l’aereo è già da circa due mesi in un hangar nell’aeroporto di San Antonio, in Texas, affidato a una società di appalti del Pentagono, L3 Harris, che ha il compito di trasformare il jumbo della famiglia reale del Qatar nell’Air Force One del capo della Casa Bianca.
Secondo il Washington Post, per adattare l’aereo agli standard di sicurezza che la Casa Bianca richiede per il proprio presidente ci vorranno anni e centinaia di milioni di dollari, e sarà impossibile terminare i lavori prima della fine del mandato di Trump.
L’aereo è attualmente in Texas dal 3 aprile. Secondo Garrett Graff, storico specializzato in sicurezza dei presidenti, il regalo è un incubo per gli addetti al controspionaggio, anche perché Trump già da febbraio aveva segnalato il suo interesse per questo aereo, dando così alle intelligence di Paesi avversari mesi di tempo per organizzare eventuali infiltrazioni o sabotaggi.
Politico sottolinea come il regalo del Qatar “non sarà un dono per i contribuenti”, poiché “verranno spese decine se non centinaia di milioni di dollari” per adattare l’aereo agli standard di sicurezza e privacy che l’Air Force One richiede, facendo capire che in pratica l’aereo sarà completamente smontato e poi riassemblato per controllare che non ci siano microspie nascoste.
Trump è andato a vedere l’aereo il 15 febbraio, quando il Boeing è atterrato all’aeroporto di Palm Beach. Sarebbe stato irretito dalle due camere da letto con due bagni completi e nove toilette, una sala riunioni che può diventare sala da pranzo, diverse altre sale, una cucina funzionale, un ufficio privato, e poltrone in pelle su entrambi i piani del velivolo.
La mediazione con il Qatar sarebbe stata condotta da Pam Bondi, che prima di essere nominata Attorney General ha lavorato per Ballard Partners, una società di lobbying che rappresenta gli interessi del Qatar negli Stati Uniti, alimentando così le critiche riguardo al conflitto di interessi nella sua approvazione dell’accordo.