Cominciano a dirlo in tanti. I democratici americani con Kamala Harris per vincere puntano al “campo largo”. A una nuova onda politica che possa diventare “movimento” e non partito. Aprono le porte ai repubblicani scontenti di Trump, agli indipendenti e ai “non committed” che non avevano votato Biden alle primarie. Ma in realtà aprono le porte a tutti quelli che vedono Trump come la vera minaccia.
Sul palco della Convention di Chicago le voci sono diventate subito plurali. Hanno parlato anche l’ex portavoce di Trump, molto pentita, ex deputati repubblicani che rimarranno comunque repubblicani anche dopo aver votato per Harris. Sperano che l’attuale movimento MAGA imploda con la sconfitta di Donald e non rimanga una minaccia per la democrazia americana. Molti di loro vogliono che lo storico partito dell’elefante, che Trump ha sequestrato trasformandolo in un business di famiglia, possa rinascere riformato per la partita del 2028.
A Chicago, con Obama è scattato l’invito a ricompattare nuovamente gli Stati Uniti d’America, fatti di giovani liberi con esperienze, sessualità e sensibilità diverse. Lo sguardo è verso un futuro aperto, da costruire insieme nel rispetto delle libertà di tutti. E la parola “freedoom”, libertà, che Trump aveva usato per distinguersi dal governo democratico che detta le regole, adesso è stata fatta propria dalla campagna di Harris diventata super digitale e dalla risposta rabita per indicare la libertà di genere, di culto, di aborto e dei diritti riproduttivi nel pieno rispetto delle scelte della donna sul suo corpo.
La ricerca del consenso elettorale è nei valori condivisi e non un viaggio nell’oscurantismo e nel bigottismo della censura culturale che vogliono i MAGA coi libri messi al bando nelle scuole.
Harris ha meno di 12 settimane di tempo per la sua opera di convincimento che guarda alle giovani coppie che vogliono comprarsi la casa e ai giovani che non hanno mai votato. Vuole la pace in Medio Oriente e l’immediato cessate il fuoco a Gaza, rimanendo uno strenuo difensore dell’Ucraina ma anche di un sistema sanitario accessibile a tutti con la la riduzione delle medicine che costano il doppio rispetto a qualsiasi altro Paese del mondo o addirittura 3 volte di più rispetto all’Europa. Poi il bonus di 25.000 dollari per acquisto della prima casa, i 6.000 dollari di credito per la nascita di un bambino e il ripristino dei 3.900 dollari per quelli esistenti.
È un vero programma per il ceto medio. Costoso, ma non impossibile se i fondi si potranno recuperare alzando le tasse ai più ricchi che in America non è mai successo.
Ma anche questo fa parte del “vento nuovo americano” che Harris vuole portare in tutti gli USA e non solo a Chicago.