Kamala Harris non condivide la strategia elettorale di Biden e vola in Georgia. Il presidente, quando era ancora candidato, si era rassegnato a perdere i voti della Sun Belt, la fascia meridionale del Paese, e i suoi strateghi elettorali gli avevano consigliato di concentrarsi negli Stati industrializzati. Un piano con cui la vicepresidente non è d’accordo.
“La sua energia ci ha contagiati – afferma Nikema Williams, una deputata di Atlanta e presidente del partito nello Stato. – Il mio telefono squilla in continuazione. La gente vuole far parte di questo movimento per sostenere Kamala”. I volontari affluiscono in gran numero alle sezioni democratiche. Vogliono far sentire che questa campagna elettorale è tutt’altro che scontata. Così martedì sera, nella stessa città dove si è svolto il dibattito tra Biden e Trump, che ha forzato il presidente a gettare la spugna, Kamala Harris si è presentata agli elettori per chiedere il loro sostegno al Georgia State University Convocation Center con accanto la rapper Megan Thee Stallion.
Nel suo discorso, in un primo momento ha attaccato Trump – “Se hai qualcosa da dirmi, dimmelo in faccia al dibattito” – e poi si è dedicata al vero motivo per cui è andata in Georgia: “Costruire la classe media sarà un obiettivo fondamentale della mia presidenza. Quando è forte, lo è anche l’America. Le famiglie hanno bisogno di un sollievo dall’alto costo della vita, in modo da avere la possibilità non di tirare avanti, ma di andare avanti”.
Megan Thee Stallion asking Kamala Harris for a selfie at the Women’s History Month Luncheon. pic.twitter.com/vPYDJ5dfss
— Stallion Stats (@MegansStats) March 20, 2023
In un promemoria strategico pubblicato dopo che Biden ha abbandonato la corsa, la presidente della campagna di Kamala Harris, Jen O’Malley Dillon, che ha ricoperto lo stesso ruolo con l’attuale presidente, ha ribadito l’importanza di vincere in Michigan, Wisconsin e Pennsylvania, un trio di Stati industriali che hanno formato il tradizionale “muro blu” democratico. Ma ha anche sostenuto che la Georgia “offre la possibilità di conquistare il voro della stragrande maggioranza della popolazione nera, degli ispanici e dei giovani sotto i 30 anni”.
In questo Stato, i repubblicani controllano tutto l’apparato governativo e, dopo la vittoria di Biden alle elezioni del 2020, il Congresso statale ha passato una serie di misure restrittive per ostacolare il voto nelle zone rurali, chiudendo seggi elettorali e limitando il voto anticipato.
Secondo un sondaggio condotto da FiveThirtyEight, in Georgia Donald Trump ha un vantaggio sulla rivale democratica tra 1 e 5 punti percentuali. “Possiamo recuperare il terreno perso – afferma Williams. – Lo abbiamo fatto quattro anni fa, lo rifaremo anche questa volta”.
In queste strane elezioni maturate dopo il ritiro di Biden, Harris ancora non ha ricevuto l’investitura ufficiale del partito, ma non ha rivali e sono scaduti i termini per poterla sfidare. La stragrande maggioranza dei delegati del partito si era impegnata con il presidente prima che decidesse di rinunciare a un possibile secondo mandato, per poi appoggiare la vicepresidente. Questi delegati non le sono stati assegnati automaticamente, ma il 97% di loro ha già affermato che l’avrebbe sostenuta.
Megan Thee Stallion is reportedly making an appearance with Kamala Harris for a rally on July 30th at Atlanta. pic.twitter.com/Jw8BtClJm4
— SAY CHEESE! 👄🧀 (@SaycheeseDGTL) July 30, 2024
Così, giovedì 1 agosto, da unica concorrente in gara Harris riceverà il voto virtuale dei quattromila delegati del Partito Democratico. Le regole del Comitato hanno stabilito che, se sarà solo lei a qualificarsi, il partito avrebbe tenuto un voto nominale online prima e non di persona alla Convention di Chicago.
Una situazione unica nella storia elettorale americana. Non è chiaro, e il Democratic National Committee non lo ha stabilito, se Harris e il suo compagno di corsa, ancora sconosciuto, avranno la nomina del partito contemporaneamente. I dirigenti del DNC hanno affermato che questa opzione potrebbe essere possibile, ma che comunque la candidata deve scegliere qualcuno entro il 7 agosto per rispettare la scadenza dettate dalla decisione del Parlamento statale dell’Ohio. Questo perché, lo scorso maggio, il Comitato ha imposto la votazione virtuale prima del 7 agosto perché la legislatura dello Stato dell’Ohio aveva stabilito questa data come ultima scadenza per presentare i nomi dei candidati sulle schede elettorali di novembre nello Stato. Successivamente i parlamentari repubblicani dell’Ohio hanno approvato una legge per posticipare la scadenza al 1° settembre. Ma il Democratic National Committee ritiene che ci potrebbero essere contestazioni legali da parte di altri gruppi esterni, come la Heritage Foundation e hanno preferito non correre rischi.
Con l’imminente voto virtuale cresce anche la pressione affinché Harris renda noto chi sarà il suo compagno di cordata. Fra i papabili ci sono il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, il senatore dell’Arizona Mark Kelly, il governatore del Minnesota Tim Waltz e il segretario ai Trasporti Pete Buttigieg. Ieri il governatore della North Carolina Roy Cooper ha informato lo staff di Harris del suo ritiro da questa ambita rosa.
I sondaggi vedono Donald Trump e Kamala Harris testa a testa negli Stati in bilico. Secondo Fox News, in Michigan e in Pennsylvania sono ambedue al 49%. La vicepresidente in Minnesota ha il 52% delle preferenze, mentre l’ex presidente il 46%. In Wisconsin, Trump ha il 50% dei consensi e Harris il 49%. Il sondaggio è stato condotto fra il 22 e il 24 luglio e ha un margine di errore di tre punti percentuali.
Ieri sera il candidato del GOP, intervistato da Fox News, ha detto che vuole avere un dibattito con Harris, ma che il confronto deve essere fatto prima dell’inizio del voto anticipato che in alcuni Stati avrà inizio da metà settembre. Poi, però ha cambiato tono affermando: “La risposta è sì, ma posso anche dire che non lo farò”.