L’ex presidente Donald Trump terrà questa sera a Charlotte, in North Carolina, il suo primo comizio da quando Joe Biden ha annunciato il suo ritiro e ha passato il testimone a Kamala Harris.
Scontato che si lancerà in una delle sue litanie contro la nuova sfidante dopo che i primi sondaggi vedono diminuire il suo vantaggio e, addirittura, secondo Reuters/IPSOS, sarebbe superato di due punti dalla candidata democratica: 47% per Harris, 45% per lui. Un altro sondaggio di Morning Consult, condotto anche questo dopo che Biden ha annunciato il suo ritiro, ha rilevato, invece, che Trump è avanti di due punti su Harris, dal 47% al 45%. Prima di domenica scorsa, Trump conduceva 49% a 41%. Mentre nel sondaggio NPR/PBS/Marist condotto lunedì 22 luglio su 1.117 elettori registrati (margine di errore 3,5), i due sfidanti sono alla pari.
In area repubblicana si minimizza. “Sono flebili entusiasmi dopo la rinuncia di Biden”, afferma Tony Fabrizio, sondaggista di Trump. In un promemoria, aggiunge che era previsto che Harris avrebbe guadagnato terreno defininendolo “un fenomeno momentaneo legato al ritiro del presidente perché gli elettori sono arrabbiati con i democratici per l’inflazione, l’immigrazione fuori controllo e altre questioni. I fondamenti della corsa rimangono gli stessi”.
“Rest assured, we are 100% ready,” Trump pollster and senior adviser Tony Fabrizio said at last week’s Republican National Convention.
Trump’s campaign quickly pivots to Harris after Biden announces decision to leave the race https://t.co/mEiapdTUgk
— Fabrizio Lee (@Fabrizio_Lee) July 23, 2024
La vicepresidente non risponde e tira dritto. Parla dei programmi che vuole implementare se sarà eletta alla Casa Bianca. Per farlo, è andata a Indianapolis ospite della Zeta Phi Beta, una sorority fondata presso la Howard University, lo storico college nero che ha frequentato.
A una platea tutta al femminile ha detto che gli Stati Uniti sono sotto l’offensiva dei repubblicani che hanno lanciato “un assalto alle libertà e diritti per i quali si è lottato a lungo”, compresa quelli delle donne di prendere decisioni per il proprio corpo. “Abbiamo due visioni contrapposte, una che guarda al futuro e una ancorata al passato: noi crediamo e combattiamo per un futuro con una sanità abbordabile, senza povertà infantile, con un’economia per la classe media, dove le donne possono decidere sul proprio corpo”, ha dichiarato Harris, ricordando tutte le iniziative dell’amministrazione Biden e sottolineando che gli afroamericani sono più penalizzati. “Noi che crediamo nella libertà riproduttiva combatteremo per il diritto delle donne di scegliere, il governo non può dire loro quello che devono fare. Quando sarò presidente degli Stati Uniti e quando il Congresso passerà una legge per ristabilire questi diritti, io la firmerò”, tenendo presente che Donald Trump ha nominato i 3 giudici che hanno permesso ai conservatori la maggioranza della Corte Suprema, grazie alla quale è stato annullato il diritto costituzionale all’aborto.
Happening Now: I am back in Indianapolis, Indiana to deliver a keynote speech at Zeta Phi Beta Sorority, Inc.’s Grand Boulé. https://t.co/qS7TOeF5BL
— Vice President Kamala Harris (@VP) July 24, 2024
Discorsi diretti e costruttivi che stanno rigenerando la base elettorale democratica. Ma non solo. Nelle casse del partito piovono milioni di dollari e più di 50 mila volontari, dopo il ritiro di Biden, hanno chiesto di poter partecipare alla sua campagna. Questo entusiasmo ha forzato gli strateghi politici di Kamala Harris a tracciare il percorso da compiere per arrivare alla vittoria nelle elezioni di novembre visto l’interesse soprattutto dei giovani negli Stati in bilico. In particolare, nei tre tradizionali del “Blue Wall”, cioè Michigan, Pennsylvania e Wisconsin, e della “Sun Belt”, ovvero Arizona, Georgia, Nevada e North Carolina, dove c’è più diversità nell’elettorato.
Il fatto che i democratici si stiano compattando dietro di lei manda in fibrillazione il mondo MAGA che lancia insulti e false notizie. “Una personalità insignificante che ride sempre”, la definisce Laura Ingaham, anchorwoman di Fox News, e dunque scarsamente pericolosa. “Una cat lady senza figli”, la chiamò tre anni fa il candidato alla vicepresidenza repubblicana JD Vance. E, infine, “la candidata dei diversi”, per il suo sostegno all’inclusione ed equità, secondo il congressman repubblicano Tim Burckett.
Attacchi a Harris, che oltre a prendere di mira le sue idee politiche, si personalizzano sulla sua vita privata, sulla sua etnia, sul marito e sul fatto che a 59 anni non abbia avuto figli. Ma anche sulle sue relazioni sentimentali quando era molto più giovane e prima del matrimonio. Per il Global Project Against Hate and Extremism (Gpahe), tra il 19 e il 21 luglio i post di odio nei confronti della vicepresidente sono aumentati del 33% sulla piattaforma di Donald Trump Truth Social, del 292% sul sito neonazi Gab, del 50% su Telegram e di uno stupefacente 525% su 4chan, quello usato dai QAnon.