Brat, alberi di cocco, #KHive, Freedom by Beyoncé e circa 126 milioni di dollari raccolti in 72 ore dall’annuncio del presidente Joe Biden – di rinunciare alle elezioni 2024 e indicare la sua vicepresidente come sua sostituta. Dalla scorsa domenica, l’onda Kamala Harris ha travolto le notizie di tutto il pianeta e risvegliato l’entusiasmo agli elettori americani che, in massa, hanno cominciato a iscriversi come volontari per sostenere il Partito Democratico nei diversi Stati in giro per gli USA e a condividere meme, video, tweet di supporto alla nuova candidata dem.
Per esempio, l’Oregon Public Broadcasting (OPB), la principale rete televisiva, radiofonica e digitale dello Stato dell’Oregon, ha riferito che, domenica scorsa, a soli 30 minuti dall’annuncio del presidente Biden il gruppo dei Democratici della Conte di Deschutes ha registrato cinque nuovi volontari. Secondo il Nevada Independent, giornale online indipendente che copre le notizie del “Silver State”, i nuovi iscritti sono stati almeno 600 solo nella giornata del 21 luglio. Una dozzina di latinos si sono presentati per aiutare in un evento della campagna elettorale a East Las Vegas. Il sito the19th riporta che l’appuntamento di martedì 23 luglio a Milwaukee, in Wisconsin, è ricevuto talmente tante richieste di partecipazione che all’ultimo è stato necessario cambiare location spostandosi in un palazzetto che avrebbe potuto contenere più di tremila persone – è stato l’evento più grande che la campagna di Biden-Harris abbia mai tenuto.
Il Guardian, invece, ha provato a investigare l’opinione dei giovani americani, un’altra fetta di elettorato che potrebbe influenzare l’esito delle presidenziali 2024, sulla ormai certa candidatura di Harris. La narrazione pop dei meme, che descrivono la vicepresidente come la prima donna nera che accetta se stessa e le sue imperfezioni con autoironia, starebbe aiutandola ad avvicinarsi alla generazione Z. “Penso che sia proprio quello di cui abbiamo bisogno”, ha dichiarato il ventiduenne Will al giornale britannico. “Ho una passione e una speranza nuove ora che Kamala è la candidata – ha detto la ventottenne Lizzie. – Ha fatto la storia quando è stata eletta vicepresidente e credo che la rifarà di nuovo”. La ventenne Marianna Pecora, direttrice della comunicazione del gruppo di difesa politica Voters of Tomorrow, ha raccontato ai microfoni di NBCNews: “Harris non si prende troppo sul serio, sa come divertirsi, è disposta ad essere un po’ meno rigida dei tradizionali candidati alla presidenza e penso che questo sia un bene per queste elezioni”.
Kamala Harris’ Brat summer branding has won my Gen Z heart https://t.co/QHjUAyEiPw pic.twitter.com/O0hpIGCoos
— Computer Arts (@ComputerArts) July 22, 2024
Non solo fra i giovani. Harris ha già guadagnato l’endorsement degli oltre 1.900 delegati di cui ha bisogno per essere nominata candidata nella campagna elettorale. Manca solo l’ufficializzazione, che dovrebbe arrivare il 1° agosto. Nel mondo politico, intanto, si sono schierati dalla sua parte: l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi; il leader della maggioranza al Senato, Chuck Schumer; il leader della minoranza alla Camera, Hakeem Jeffries; i coniugi Clinton; i governatori della California, Gavin Newsom; del Kentucky, Andy Beshear; della Pennsylvania, Josh Shapiro; dell’Oregon, Tina Kotek; e dell’Illinois, JB Pritzker; il rappresentante della South Carolina, Jim Clyburn; il leader del sindacato AFL-CIO; e i Black Caucus del Congresso. L’unico a mancare all’appello è Barack Obama.
Nel mondo dello spettacolo, invece, Beyoncé le ha permesso di usare Freedom come colonna sonora della sua campagna elettorale. George Clooney, che aveva scritto una lettera a Biden chiedendogli di ritirarsi dalla possibilità di un secondo mandato, ha subito supportato la candidatura di Harris.
Aborto, cambiamento climatico, razzismo, assistenza sanitaria accessibile a tutti, violenza da armi da fuoco e riforma della giustizia, conditi di sorrisi e risate, compongono la ricetta perfetta con cui Harris sta conquistando, e cercherà di farlo nei prossimi 100 giorni dalle elezioni, i cuori degli elettori. Due punti percentuali la distanziano da Donald Trump nel voto degli indipendenti. È in vantaggio se si prende in considerazione il rapporto di Reuters/Ipsos. È in negativo se si guarda quello di Morning Consult e quello appena pubblicato da CNN. Ma bisogna capire in quali Stati si distribuiscono gli indipendenti, da cui dipende l’esito delle elezioni.