Nelle indagini sull’attentato commesso sabato scorso in Pennsylvania contro l’ex presidente Donald Trump emergono particolari sempre più bizzarri e imbarazzanti per chi è presupposto alla difesa dei candidati presidenziali.
Le inchieste si moltiplicano, si accavallano, si intrecciano senza chiarire cosa abbia spinto Thomas Matthew Crooks a sparare contro l’ex presidente, colpendolo di striscio all’orecchio destro con un proiettile partito dal suo fucile AR-15. Mancato l’obiettivo il ventenne ha continuato a sparare uccidendo un partecipante al comizio e ferendo altre due persone. Il killer è stato poi “abbattuto” da un proiettile sparato dai cecchini della sicurezza.
Indagano l’FBI, la Homeland Security, il Secret Service. Anche altre cinque commissioni parlamentari hanno aperto le indagini. Inchieste per capire come un uomo armato di 20 anni sia riuscito a superare indisturbato i controlli. Addirittura, secondo NBC News, Crooks si era recato sul luogo del comizio pochi giorni prima dell’attentato per esaminare la scena.
Durante un’udienza in una commissione al Senato è emerso che il giovane killer era stato fotografato come una persona sospetta 62 minuti prima dell’attentato, che i cecchini lo avevano individuato sul tetto 20 minuti prima che aprisse il fuoco contro Trump, che un poliziotto locale era salito sopra al deposito e Crooks gli aveva puntato il fucile contro e l’agente era scappato, senza dare l’allarme. “Era stato identificato come una persona sospetta un’ora prima della sparatoria”, ha detto il senatore John Barrasso ai microfoni di NBC News. “Aveva un telemetro e uno zaino. I servizi segreti lo hanno perso di vista”.
Footage from Bethel Park High School’s 2022 graduation shows ‘Thomas Crooks,’ the shooter, receiving his diploma.
Why doesn’t he have a social media account? Every 20 year old has social media.
— 🇺🇸↪️aptain Ⓜ️organ🇺🇸 (@CaptainMorganTN) July 14, 2024
L’FBI conduce l’indagine principale sulla dinamica dell’accaduto e sui motivi che hanno spinto il giovane a compiere l’attentato. Le altre indagini riguardano le clamorose lacune dei servizi a protezione dei candidati presidenziali.
Un portavoce dell’FBI ha affermato che non ci sono prove che l’attentato sia stato parte di un complotto più ampio, ma non ha escluso alcuno scenario. Secondo quanto riferito, gli agenti federali hanno intervistato più di 200 persone, esaminato più di 14.000 immagini e analizzato il cellulare di Crooks, trovando le foto di Donald Trump e Joe Biden, ma anche quelle di un membro della famiglia reale britannica. Nei giorni precedenti all’attentato, il giovane killer aveva fatto delle ricerche sulla depressione.
Le indagini continuano, ma al momento non c’è nessuna svolta. Gli investigatori pensavano di aver scoperto una pista su un presunto account di Crooks su Steam, con un messaggio che annunciava: “Il 13 luglio sarà la mia prima”. Ma dopo un attento esame si è scoperto che il profilo era un falso. I genitori del giovane non sembrano in grado di poter contribuire alle indagini: anche se abitavano tutti insieme, non avevano infatti idea delle attività e degli spostamenti del figlio. I genitori, entrambi Licensed Professional Counselor (LPC), specializzati in igiene mentale, hanno detto agli investigatori che non avevano notato nessun segno che potesse indicare che il figlio soffrisse di forme depressive.
Mentre gli investigatori continuano le indagini, la bufera intorno al Secret Service non si placa, con un numero crescente di parlamentari che chiedono le dimissioni della direttrice Kimberly Cheatle. Non si capisce perché gli agenti non abbiano protetto l’edificio dove Crooks ha sparato dal tetto, che era a meno 140 metri dal palco dove stava parlando Trump.
Alejandro N. Mayorkas, il segretario alla Homeland Security, ha definito la sparatoria un fallimento della sicurezza e ha detto che il dipartimento condurrà un’indagine interna, aggiungendo poi di avere fiducia nei servizi segreti e nel suo direttore, Kimberly Cheatle che testimonierà davanti al comitato di sorveglianza della Camera lunedì prossimo. I congressman James Comer e Mark Green della Commissione della Camera sulla Sicurezza Nazionale hanno richiesto una serie di documenti, registrazioni e comunicazioni a Cheatle.
Alcuni parlamentari repubblicani hanno chiesto che una commissione indipendente conduca le indagini, come fu fatto dalla Commissione Warren dopo l’assassinio del presidente John F. Kennedy nel 1963.