L’attentato a Trump rimescola le carte della sfida delle elezioni presidenziali. L’offensiva mediatica che il Partito Democratico stava per lanciare in concomitanza con l’apertura della Convention Repubblicana per ora è stata sospesa. Così come sono stati interrotti gli appelli a Biden da parte dei suoi stessi compagni di partito affinché abbandonasse la sua campagna per un secondo mandato.
Gli strateghi elettorali del presidente stanno studiando il modo per affrontare con maggiore delicatezza lo scontro politico con Donald Trump dopo l’attentato di sabato 13 luglio e, nello stesso tempo, sperano che questo irrazionale gesto possa estinguere il dissenso interno in modo da potersi presentarsi agli elettori come un fronte unito.
La campagna del presidente aveva già affermato che avrebbe sospeso l’offensiva con alcuni spot televisivi particolarmente bellicosi. Secondo uno degli strateghi elettorali, l’attentato all’ex presidente ha portato la campagna di Biden a eliminare la pubblicità più aggressiva che sarebbe stata mandata in onda proprio durante la Convention per controbilanciare la copertura mediatica che viene fatta sul Partito Repubblicano.
Biden ha rinviato il discorso che aveva messo in agenda per oggi ad Austin per celebrare il 60esimo anniversario del Civil Rights Act. Secondo un funzionario della campagna, la vicepresidente Kamala Harris ha rimandato una serie di incontri politici originariamente previsti per domani in Florida.
La campagna aveva iniziato a intensificare i suoi attacchi a Trump, in parte, nel tentativo di mostrare un Biden più forte e spontaneo prendendo di mira soprattutto le proposte del Progetto 2025 pensate per l’ex presidente. “Il Progetto 2025 è il più grande attacco al nostro sistema di governo e alla nostra libertà personale che sia mai stato proposto nella storia di questo Paese”, aveva avvertito Biden durante una manifestazione venerdì 12 luglio a Detroit. “È un progetto per il secondo mandato di Trump che ogni americano dovrebbe leggere e comprendere prima di andare a votare.”
Tuttavia, Biden non resterà fermo a lungo. Domani ha in programma una visita a Las Vegas per parlare ai gruppi di difesa dei neri e dei latino-americani. Prima della partenza, il presidente incontrerà Lester Holt della NBC alla Casa Bianca per un’intervista.
NBC News anchor Lester Holt sits down with President Joe Biden in an exclusive one-on-one interview.
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— Peacock (@peacock) July 15, 2024
Originariamente, secondo il Washington Post, l’ufficio della campagna elettorale di Biden sperava che con la conferenza stampa del presidente della scorsa settimana, a conclusione delvertice della NATO, si fossero superate le divergenze interne che lo spingevano ad abbandonare la campagna elettorale. In seguito all’attentato a Trump, queste discussioni sono state interrotte – ma non scartate, poiché l’establishment politico sta ancora valutando le ripercussioni.
Biden ha trascorso le prime 24 ore successive all’attentato a Trump cercando di rassicurare la nazione in tre discorsi separati – incluso quello serale allo Studio Ovale, che capita raramente – e promettendo tra un briefing e l’altro dei capi delle varie forze dell’ordine che la sua amministrazione sarebbe arrivata in fondo per chiarire le responsabilità di questa vicenda.
Secondo la CNN, prima del comizio di Trump in Pennsylvania, Biden aveva avuto una tesa conversazione con un gruppo moderato di democratici alla Camera. Una delle domande più difficili gli era stata posta dal congressman Jason Crow: le sue condizioni mentali avrebbero potuto influenzare la sicurezza nazionale? Il presidente aveva risposto in modo particolarmente animato, mentre difendeva il suo operato come presidente e sottolineava il lavoro svolto per rafforzare la NATO. “Non risponde – ha commentato uno dei giornalisti dell’emittente televisiva – quando gli viene chiesto cosa farà per convincere gli elettori che è il candidato più idoneo per battere Trump. Parla dei suoi successi ma non della sua visione per il futuro del Paese. In pratica ci è stato detto di stare zitti e fare gioco di squadra”.
Mentre si svolgeva questo incontro, alcuni dei più stretti alleati del presidente spingevano per l’unità. Anche il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer è andato a Rehoboth Beach, nel Delaware, per parlare con Biden sabato mattina. Schumer ha descritto l’incontro come “buono” in una dichiarazione, ma una persona che ha familiarità con la conversazione ha detto che è stata sincera e schietta come quella tenuta dal presidente con il leader democratico della Camera Hakeem Jeffries due sere prima.
Né Schumer né Jeffries, che hanno entrambi espresso preoccupazione per i danni che la sua candidatura potrebbe causare a quelle democratiche di Camera e Senato, hanno implicitamente annunciato dopo i rispettivi incontri di sostenere a pieno la decisione di Biden di rimanere in corsa.