La pressione aumenta sul presidente Joe Biden per convincerlo a ritirare la sua candidatura per un secondo mandato alla Casa Bianca.
Le elezioni sono alle porte, il Congresso è in fermento, gli americani vogliono capire se il candidato del partito democratico che a novembre affronterà Donald Trump è un dinamico ottantunenne con una lunghissima esperienza parlamentare, capace di svolgere il ruolo che attualmente ricopre o se gli anni hanno intaccato le sue capacità per continuare a guidare il Paese.
Domande legittime dopo la sua pessima prestazione al dibattito delle scorse settimane. Biden non si arrende. Afferma che si è trattato di un episodio dovuto alla stanchezza per i suoi impegni e per un brutto raffreddore. Da allora ha cercato di rassicurare gli americani facendosi intervistare da un simpatetico George Stephanopoulos, ex portavoce di Bill Clinton e ora analista politico di ABC News, che gli ha posto domande concordate con ovvie risposte scontate. Poi ha tenuto due discorsi alla Nato, ma erano interventi senza contraddittorio. Questa sera alle 18:30 Biden terrà una conferenza stampa a conclusione dei lavori del Summit. Un incontro con i giornalisti che sarà molto di più del resoconto sulle decisioni prese nell’ambito dell’Alleanza Atlantica. Sarà un test cognitivo sulla sua leadership sia per gli alleati europei, ma, soprattutto, per gli elettori americani che vogliono capire se il campione del partito democratico sia in grado a livello fisico e mentale ad affrontare il lavoro all’Ufficio Ovale.
EXCLUSIVE: Pres. Biden would not commit to an independent cognitive test when pressed in an interview with ABC’s George Stephanopoulos.https://t.co/hlL4FaVp80 pic.twitter.com/Jg2SepN8bN
— ABC News (@ABC) July 6, 2024
Dopo la sua pessima apparizione al dibattito di due settimane fa, alcuni democratici hanno apertamente messo in dubbio la sua candidatura alle elezioni presidenziali, mentre altri lo hanno esortato in modo diretto a ritirarsi del tutto dalla corsa. Il senatore democratico Michael Bennett ha dato una valutazione feroce su Biden in un’intervista alla CNN avvertendo che Trump potrebbe sconfiggerlo “a valanga portandosi dietro la maggioranza al Senato e alla Camera”. E ieri mattina, l’ex speaker della Camera, Nancy Pelosi, era titubante sul fatto che Biden dovesse rimanere come candidato democratico.
Secondo la CNN, la conferenza stampa di questa sera sarà quella “con il maggior peso per una elezione presidenziale nella storia moderna”. Tutti, politici, capi di Stato, premier e soprattutto gli elettori americani, presteranno molta attenzione alla sue parole per capire se Biden sia realmente in grado di rimanere alla Casa Bianca. Un’altra serata come quella del dibattito di Atlanta lo metterebbe al tappeto in via definitiva.
Il malumore all’interno del partito democratico serpeggia da giorni. I timori sono che i repubblicani non solo tornino a conquistare la Casa Bianca, ma nel disdegno di una candidatura contestata riescano a capitalizzare sul voto degli indecisi e vincano le maggioranze sia al Senato che alla Camera in una America che, grazie alle decisioni di Trump alla Corte Costituzionale, ha già svoltato a destra bocciando conquiste sociali, come la scelta della maternità, e minacciandone altre, come i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Si teme che la determinazione dell’81enne Biden a candidarsi di nuovo, nonostante le evidenti difficoltà mostrate nel dibattito, possa mettere in pericolo proprio quella democrazia che lui afferma di voler salvare con la sua candidatura.
Over half of Dems say Biden should drop out after debate, poll finds https://t.co/2lyLhTqDmC
— POLITICO (@politico) July 11, 2024
Il presidente continua a sostenere di avere le doti per continuare. Ma la sua sicurezza si scontra con il dissenso strisciante all’interno del suo stesso partito. La conferenza di questa sera è un altro esame sulle sue capacità cognitive. Una minima sbavatura potrebbe metterlo fuori dai giochi. E anche se riuscirà a superare questa difficile serata ogni suo intervento fino alle elezioni sarà per lui un inevitabile test.
Secondo Politico un grande numero di democratici a Camera e Senato ritiene che Biden debba lasciare la corsa presidenziale. Ieri il senatore Richard Blumenthal ha detto ai microfoni di CNN di essere “profondamente preoccupato per le elezioni di questo novembre, perché sarebbe una minaccia esistenziale per il Paese se Donald Trump vincesse”. Aumenta il numero dei parlamentari democratici che prendono le distanze da Biden. L’affondo di George Clooney, pubblicato dal New York Times, ha dato una scossa a tutto l’apparato politico dem. Questa mattina Hillary Scholten, deputata del Michigan, uno Stato in bilico, si è unita a quanti chiedono al presidente di abbandonare la corsa. Uno stillicidio che ha spinto il leader della minoranza democratica alla Camera, Hakeem Jeffries, a parlare con tutti i 213 parlamentari del suo partito per capire se si vuole sostenere la candidatura di Biden. La conferenza stampa di questa sera sarà determinante.