Le primarie per le presidenziali hanno poco da raccontare: i giochi, più o meno, sono fatti con Biden e Trump che a novembre si sfideranno anche se in alcuni Stati è continuato il voto di protesta nei confronti di entrambi i candidati.
Ieri si è votato in Georgia, Idaho, Kentucky e Oregon. E in California c’è stata anche una elezione speciale per il seggio della Camera lasciato vacante dall’ex speaker della Camera Kevin McCarthy. Lo ha conquistato Vince Fong, un legislatore statale repubblicano che resterà in carica per i prossimi sei mesi. Una boccata d’ossigeno per lo speaker della Camera, Mike Johnson, che ora ha due voti per mantenere la maggioranza.
In Georgia Brian Jack un ex direttore politico della Casa Bianca ai tempi di Trump, è il primo di cinque candidati per un seggio alla Camera, ma non ha superato la soglia del 50% alle primarie. Lui e il secondo classificato avranno il ballottaggio il 18 giugno.
Sempre in Georgia il District Attorney Fani Willis, che ha rinviato a giudizio l’ex presidente Donald Trump e altre 18 persone per il tentativo di rovesciare il risultato elettorale delle presidenziali del 2020, ha stravinto con l’87% dei voti le primarie. Il giudice Scot McAfee, che presiede il processo all’ex presidente, candidato “senza affiliazione politica”, ha battuto i suoi sfidanti democratici e repubblicani. E’ la prima elezione per McCafee che è stato nominato magistrato dal governatore repubblicano Brian Kemp. Si è dovuto candidare, perché la sua posizione di giudice è elettiva, ma ha rifiutato l’appoggio politico sia dei democratici che dei repubblicani.
In Kentucky il parlamentare Thomas Massie, che recentemente è stato uno dei leader nel fallito tentativo dei super conservatori della Camera per estromettere lo speaker Mike Johnson, ha facilmente eliminato due rivali repubblicani che lo avevano sfidato.
In Idaho il parlamentare repubblicano Mike Simpson ha vinto facilmente la nomination del partito repubblicano. A novembre affronterà il democratico David Roth .
In Oregon i democratici hanno scelto a stragrande maggioranza Janelle Bynum, una legislatrice della contea di Clackamas che era sostenuta da molti leader di partito nazionali, per affrontare la parlamentare repubblicana Lori Chavez-DeRemer.
Un super PAC chiamato 314 Action, che sostiene i candidati democratici che hanno un dottorato in materie scientifiche, ha speso 475 mila dollari in pubblicità a sostegno della Bynum, che ha una laurea in ingegneria elettrica. Il Mainstream Democrats PAC, finanziato dal fondatore di LinkedIn Reid Hoffman, ha speso più di 750 mila dollari in pubblicità in suo sostegno.
A Portland la dottoressa e parlamentare statale Maxine Dexter ha sconfitto sei colleghi democratici, tra cui la sorella della congresswoman Pramila Jayapal, vincendo la nomination del partito per un seggio al Congresso. Anche in questo caso i Super PAC hanno versato fiumi di dollari in queste elezioni. Dexter ha ricevuto oltre 2,2 milioni da 314 Action.
Il voto di protesta. In Kentucky il 18% degli elettori democratici hanno votato “uncommitted” invece di dare la preferenza a Biden e il 6% dei repubblicani ha continuato a votare Nikki Haley che si è ritirata dalla competizione. La scorsa settimana nelle primarie tenute in Maryland gli “uncommitted” sono stati il 10%, mentre Nikki Haley ha ottenuto il 21.5% delle preferenze.