Un disegno di legge bipartisan del valore di 118 miliardi di dollari per mettere in sicurezza il confine meridionale è stato presentato domenica al Senato degli Stati Uniti.
Il provvedimento, che mira a sbloccare gli aiuti militari diretti all’Ucraina, è il frutto di mesi di negoziati tra democratici e repubblicani – dato che questi ultimi hanno deciso di sospendere indefinitamente il supporto finanziario a Kyiv fino all’adozione di misure efficaci per contrastare l’emergenza migratoria.
Nello specifico, la legge imporrebbe al Dipartimento di Sicurezza Nazionale di “chiudere temporaneamente” la frontiera alla maggior parte dei migranti nel caso vengano registrati oltre 5.000 tentativi di attraversamento al giorno durante una settimana. Diversamente da quanto richiesto per l’ala più progressista dei dem, non è stato invece previsto alcun percorso verso la cittadinanza per gli 11 milioni di persone prive di documenti che vivono negli Stati Uniti da molti anni, compresi gli immigrati “Dreamer” arrivati nel Paese da bambini.
Lo speaker dem al Senato Chuck Schumer ha dichiarato che l’accordo prevede un aumento del personale di prima linea e dei funzionari addetti all’asilo, nonché decisioni “più rapide ed eque” in materia di immigrazione. La legge porrebbe inoltre fine alla controversa pratica del “catch-and-release” (cattura e rilascio), accelerando l’esame dei casi di asilo, invece di rilasciare rapidamente gli immigrati arrestati e permettere loro di rimanere negli Stati Uniti per anni in attesa delle udienze.

Oltre a 20,23 miliardi di dollari per la sicurezza delle frontiere, il progetto di legge comprende 60,06 miliardi per l’Ucraina, 14,1 miliardi per Israele, 2,44 miliardi di dollari per le operazioni anti-Houthi nel Mar Rosso, e 4,83 miliardi per le nazioni alleate dell’Indo-Pacifico in funzione anti-cinese. Altri 10 miliardi verrebbero stanziati in aiuti umanitari per le popolazione civili di Ucraina, Gaza e Cisgiordania – senza tuttavia farli passare per l’agenzia delle Nazioni Unite per i palestinesi (UNRWA), recentemente finita nella bufera per il presunto supporto dello staff ONU ai miliziani di Hamas.
Il ddl potrebbe però non resistere alla prova della Camera, dove lo speaker repubblicano Mike Johnson ha annunciato battaglia.
“Questo disegno di legge è persino peggiore di quanto ci aspettassimo e non si avvicinerà nemmeno lontanamente a porre fine alla catastrofe al confine che il presidente ha creato”, ha dichiarato il deputato conservatore su X – che sabato ha annunciato a sua volta una bozza che prevede 17,6 miliardi di dollari di aiuti militari solo per Israele.
Da settimane la Casa Bianca è in pressing sul Congresso affinché sblocchi gli aiuti necessari a Kyiv per difendersi dall’attacco russo. “Esorto il Congresso a riunirsi e ad approvare rapidamente questo accordo bipartisan”, ha dichiarato domenica Joe Biden.