Joe Biden è in vantaggio su Donald Trump di ben 6 punti percentuali a circa 9 mesi dalle elezioni presidenziali di novembre.
A rivelarlo è un sondaggio nazionale dell’Università Quinnipiac, secondo cui tra gli elettori registrati il presidente dem supera il frontrunner repubblicano per 50-44%. Si tratta di un balzo in avanti impressionante se si tiene conto che appena lo scorso 20 dicembre, per lo stesso sondaggio, il margine era assai più risicato – con Biden al 47% e Trump al 46%.
Elemento importante al livello nazionale: il divario di genere si sta allargando, con le donne che sostengono Biden 58-36%, in aumento rispetto a dicembre, quando erano al 53-41%. Il sondaggio nasconde anche qualche indicazione utile per i repubblicani: se a sfidare Biden ci fosse infatti Nikki Haley al posto del pluri-indagato magnate newyorkese, l’ex governatrice della Carolina del Sud vincerebbe con il 47% dei voti contro il 42%, grazie al voto degli indipendenti.
Purtroppo per i repubblicani e per Haley, tuttavia, nelle primarie Trump conduce su di lei con il 77% contro il 21%.
Complessivamente, il sondaggio della Quinnipiac prevede inoltre che, in una competizione a cinque, Biden possa ottenere il 39%, Trump il 37%, i due candidati indipendenti Robert F. Kennedy, Jr. e Cornel West rispettivamente il 14% e il 3%, e la candidata del Partito Verde Jill Stein il 2%.
L’indice di gradimento di Biden si attesta invece al 41%, il più alto dal giugno 2023, anche se il 55% continua a disapprovare il suo operato. La maggioranza degli elettori non dichiarati ha dichiarato di non condividere la gestione di Biden dell’economia (55%), della politica estera (58%), del confine meridionale (65%) e della guerra tra Israele e Hamas (58%).