Peter Navarro, ex consigliere economico di Donald Trump alla Casa Bianca, è stato condannato a quattro mesi di prigione per essersi rifiutato di testimoniare di fronte alla commissione d’inchiesta del Congresso sull’assalto al Campidoglio.
“La commissione stava indagando sull’ attacco alle fondamenta della nostra democrazia”, ha detto il procuratore federale John Crabb accusando Navarro di “profondo disprezzo dello stato di diritto” e chiedendo una condanna a 6 mesi. Il giudice l’ha ridotta a 4, la stessa sentenza che è stata inflitta a Steve Bannon, l’ex stratega di Trump e guru politico dell’ex presidente.
Il giudice distrettuale Amit Mehta ha detto a Navarro che ha una bella “faccia tosta” per affermare di accettare la responsabilità delle sue azioni, suggerendo anche che il suo procedimento giudiziario è politicamente motivato. “Non sei una vittima. Non sei oggetto di un procedimento politico”, ha detto il giudice “Queste sono circostanze create da te.”
Il Congresso aveva deferito alla giustizia ordinaria due dei più stretti collaboratori dell’ex presidente Donald Trump, Dan Scavino e Peter Navarro, che si erano rifiutati di presentarsi davanti alla Commissione d’Inchiesta della Camera.
Navarro ha continuato a non collaborare con l’inchiesta, mentre Dan Scavino nei mesi scorsi ha cominciato a parlare con il procuratore speciale Jack Smith. Scavino e Navarro erano due dei fedelissimi dell’ex presidente, con lui fin dalla campagna elettorale. Scavino si occupava principalmente della gestione dei social media ed è una figura chiave per ricostruire i giorni precedenti l’assalto al Congresso. Idem per Navarro, stretto collaboratore di Trump, che nel suo libro di memorie ha anche scritto in dettaglio il piano messo a punto con Steve Bannon, Rudy Giuliani, Jeffrey Clark e John Eastman, per contestare il risultato del voto del 2020 e ritardare la certificazione della vittoria elettorale di Joe Biden.
Gli avvocati di Navarro hanno detto che faranno appello, come ha invece fatto Steve Bannon.