Aria di “Texit” al confine tra Stati Uniti e Messico. I repubblicani del Texas sono furiosi per la recente sentenza della Corte Suprema che consente all’amministrazione Biden di togliere il filo spinato che per ordine del governatore era stato posto al confine tra i due Paesi – e molti parlamentari stanno esortando il governatore e il parlamento statale ad ignorare l’ordine.
I rapporti tra gli “indipendentisti” del Texas e il governo federale di Washington non sono mai stati buoni. Il Texas fu il 28esimo stato ad aderire all’Unione. Era il 1845 ma i texani avevano già assaporato nove anni di indipendenza politica dopo essersi sbarazzati del dominio messicano. Non può sorprendere quindi che Daniel Miller, il presidente del TNM, il Texas Nationalist Movement, da anni spinge per la secessione. Niente tasse federali, o restrizioni sanitarie dettate dal dottor Fauci, niente limiti di velocità o strade a pedaggio. Niente liberali o democratici socialisti, niente leggi sulle armi. Niente impianti eolici, niente poveri non texani. Una valuta separata ancorata all’oro, un mercato azionario indipendente fuori dalla sfera di Wall Street.
“Vogliamo il controllo completo della nostra politica di immigrazione, della nostra economia, delle nostre libertà. Non appena dichiareremo l’indipendenza, saremo ricchi. Personalmente credo che il PIL degli abitanti del Texas raddoppierà in cinque-sette anni”. Questi i temi dei discorsi di Daniel Miller sulla sua stazione radiofonica “Radio Free Texas” in cui in ogni puntata ricorda agli ascoltatori che gli abitanti dello stato pagano in tasse molto di più di quello che ricevono dal governo federale.
I suoi interventi sono peraltro seguitissimi dai repubblicani conservatori. Tra questi Chip Roy, il superfalco del Gop, stretto alleato di Donald Trump, che dopo la decisione della Corte Suprema ha chiesto ai suoi elettori di scrivere ai magistrati di “andare al diavolo”.

Invitato da Fox News Digital Chip Roy ha detto che il Texas ha “il dovere secondo la Costituzione” di “proteggere” i suoi cittadini. “Non ci sono eccezioni e se la Corte Suprema vuole ignorare questa verità il Texas e i leader del Texas hanno ancora il dovere di difendere il proprio popolo”. E Chip Roy non è il solo. Il senatore repubblicano del Texas Ted Cruz ha detto in un’intervista su Fox News che la sentenza della Corte Suprema lo fa “arrabbiare”. Ha aggiunto che sono stati compiuti “progressi incredibili” per rendere sicuro il confine e ha affermato che il presidente Joe Biden “ha smantellato deliberatamente e sistematicamente i sistemi di protezione”.
In aiuto dei colleghi del Texas si è schierato il deputato della Georgia Mike Collins che ha introdotto un disegno di legge per vietare al governo federale di rimuovere le barriere di confine dopo la sentenza della Corte Suprema.
Il Restricting Administration Zealots from Obliging Raiders Act, soprannominato RAZOR Act, proibirebbe al governo federale di rimuovere il filo spinato che era stato posto dalla Guardia Nazionale su ordine del governatore. Non solo in Texaas, ma in qualsiasi altro Stato dell’Unione.
Nelle settimane scorse gli agenti statali del Texas avevano posto le recinzioni di filo spinato tagliente per circa 20 miglia lungo il Rio Grande nella città di confine di Eagle Pass come un deterrente per prevenire l’immigrazione clandestina al confine. Quasi tutto il filo spinato è stato posto su terreni privati con i proprietari dei terreni che hanno acconsentito alla decisione del governatore. Solo una parte dei terreni, dove c’è un parco pubblico, Shelby Park, sono demaniali.

Il Dipartimento di Giustizia ha affermato che i soldati della Guardia Nazionale del Texas continuano ad impedire agli agenti federali della Border Patrol di accedere nelle zone dove il filo spinato tagliente è stato posto e ha affermato che “la recinzione limita ulteriormente la capacità degli agenti federali di raggiungere le aree ad alto rischio usate per entrare negli Stati Uniti.
Nonostante la sentenza della Corte Suprema il governatore del Texas Greg Abbott ha dichiarato con aria di sfida su X che “la Guardia Nazionale del Texas continua a mantenere il filo spinato a Eagle Pass”. Il governatore, che attualmente è in India, ha reagito alla sentenza promettendo che la battaglia legale per il filo spinato non era finita con la decisione della corte federale.
Numerosi video pubblicati sui social media hanno mostrato i soldati della Guardia Nazionale del Texas che hanno messo ancora più filo spinato dopo la decisione Corte Suprema.
All’inizio di questo mese tre migranti, due bambini e una donna, sono annegati nel Rio Grande mentre cercavano di entrare negli Stati Uniti. Gli agenti del Board Patrol hanno affermato che i soldati della Guardia Nazionale del Texas hanno impedito loro di entrare nell’area per cercare di salvarli, un’affermazione che l’ufficio del governatore ha negato.