Tutto rinviato a marzo. Il giorno prima della scadenza per i finanziamenti federali il Congresso ha passato una legge ponte per evitare un parziale shutdown finanziando le agenzie federali fino all’inizio di marzo.
Nonostante la strenua opposizione dei repubblicani di estrema destra, la Camera ha votato con 314 voti a favore e 108 contrari per approvare il finanziamento provvisorio, poche ore dopo che il Senato aveva fornito uno schiacciante sostegno bipartisan alla misura con un voto di 77 a 18.
Un’altra soluzione “ponte”, la terza per rimandare la scadenza senza risolvere il problema. La misura a breve termine arriva nel contesto dei negoziati su un pacchetto di spesa separato che fornirebbe i finanziamenti all’ Ucraina e Israele e rafforzerebbe la sicurezza al confine tra Stati Uniti e Messico.
“Non ci sarà un lockdown venerdì”, ha detto il senatore Chuck Schumer, democratico di New York e leader della maggioranza. “Poiché entrambe le parti hanno lavorato insieme, il governo rimarrà aperto. I servizi non verranno interrotti. Eviteremo un disastro inutile”.
L’approvazione del disegno di legge offre ai legislatori altre sei settimane per negoziare e approvare una dozzina di programmi di spesa per un totale di 1,66 trilioni di dollari per finanziare il governo fino all’autunno, il livello concordato tra Democratici e Repubblicani all’inizio di questo mese. Questo piano manterrebbe stabile la maggior parte della spesa federale e allo stesso tempo rafforzerebbe le forze armate.
L’azione del Congresso ha dato il via libera al provvedimento per Biden, che dovrebbe firmarlo rapidamente prima della scadenza di mezzanotte di venerdì. È stata la terza volta dall’inizio dell’anno fiscale, il 1° ottobre, che il Congresso ha esteso la spesa su base temporanea.
Ieri pomeriggio il presidente Joe Biden aveva ospitato alla Casa Bianca lo speaker della Camera Mike Johnson e il leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer per discutere il suo disegno di legge di finanziamento supplementare che era bloccato alla Camera. All’incontro avevano preso parte anche il leader della minoranza repubblicana al Senato Mitch McConnell e il leader della minoranza democratica alla Camera Hakeem Jeffries. Il presidente ha anche chiesto ai membri delle commissioni congressuali competenti di aderirvi.”Ho detto al presidente quello che sto dicendo a tutti voi e che abbiamo detto al popolo americano: confine, confine, confine”, ha detto Johnson ai giornalisti mentre usciva dalla Casa Bianca.

Il presidente Biden ad ottobre aveva inizialmente richiesto un pacchetto di finanziamenti supplementari di 105 miliardi di dollari al Congresso per aiutare Israele e Ucraina nelle rispettive guerre, oltre a proteggere i sistemi di difesa di Taiwan e il confine meridionale degli Stati Uniti.
Nei mesi successivi, il disegno di legge è rimasto fermo al Congresso, anche se Biden ha cercato più volte di fare pressione per farlo passare. Johnson e Biden hanno parlato al telefono la scorsa settimana della sicurezza delle frontiere, che è diventata il principale punto critico nei negoziati.
I repubblicani del Congresso hanno chiesto più finanziamenti per il confine meridionale e meno per l’Ucraina. I democratici hanno sostenuto la necessità di sostenere gli aiuti all’Ucraina, sostenendo che una vittoria russa porrebbe minacce più ampie agli Stati Uniti e alle democrazie in tutto il pianeta.
La lotta interna nel partito repubblicano ha portato quasi alla chiusura del governo, alla cacciata dell’ex speaker della Camera Kevin McCarthy e alla sospensione delle ferie invernali del Congresso.
Johnson dovrà trovare una via di mezzo se vuole evitare di fare la stessa fine di McCarthy. Il deputato conservatore Chip Roy, del Texas, ha già affermato che una mozione per rimuovere Johnson è “sul tavolo”, dopo che lo speaker nei giorni scorsi aveva annunciato un accordo bipartisan sul bilancio federale per la spesa all’inizio di questo mese.
Biden ha esaurito gli ultimi fondi a disposizione dell’esecutivo per l’Ucraina. L’ultimo pacchetto di assistenza per la sicurezza all’Ucraina è stato autorizzato il 27 dicembre, secondo il portavoce della sicurezza nazionale John Kirby. Non resteranno più soldi per l’Ucraina finché il Congresso non approverà il pacchetto supplementare.