Per 50 anni, gli abitanti dell’Iowa hanno usato i caucus per scegliere i candidati per le presidenziali. Un sistema meno formale e più familiare con riunioni nelle palestre delle scuole, nei centri comunitari e nei salotti familiari, ma anche nei bar e nelle biblioteche comunali, per dare il via al processo della nomina del candidato del partito.
In Iowa, i caucus repubblicani e democratici sono differenti con date differenti.
Gli elettori si raggruppano, i delegati si alzano e parlano a nome dei candidati, e una volta terminato il processo, i presenti scrivono su foglio di carta il nome del concorrente prescelto. Un sistema molto semplice e poco segreto, che i democratici nel 2020 decisero di cambiare. E fu una imbarazzante serata elettorale. Un flop politico clamoroso dovuto alla decisione di collegare il tradizionale incontro tra vicini di casa, torte di mele, strette di mano e pacche sulle spalle, con la tecnologia del 21mo secolo per cercare di rendendolo più inclusivo e veloce nel comunicare i risultati. Solo alla fine ci si è accorti che quasi nessuno sapeva operare questo nuovo sistema computerizzato, peraltro anche molto complicato. Il risultato è stato che per giorni non si sono conosciuti i risultati.
Dopo questo clamoroso fiasco la leadership democratica statale del partito ha deciso che per mantenere la tradizione gli elettori si incontreranno nei caucus e condurranno i loro dibattiti politici, ma il loro voto sarà mandato per posta e i risultati verranno annunciati a marzo. Inoltre le nuove regole impongono che non sarà più possibile spostarsi nella sala del caucus per formare gruppi di preferenza dei candidati. Con questo sistema si creavano situazioni buffe, con gli elettori meno giovani che si spostavano da un angolo all’atro delle ampie sale, portando con loro la sedia per poter ascoltare in comodità gli interventi dei differenti oratori.
I caucus determinano i delegati di contea eletti, che a loro volta, eleggeranno i delegati statali che andranno alla Convention democratica di Chicago che si terrà dal 19 al 22 agosto.

I caucus repubblicani andranno avanti come tradizione impone e senza computer. Ci sarà comunque un punto principali all’ordine del giorno: il voto sarà vincolante per il candidato presidenziale del partito e i delegati eletti che parteciperanno alla convention non potranno più cambiarlo senza il benestare del governatore alla Convention nazionale repubblicana che si terrà a Milwaukee dal 15 al 18 luglio.
Nelle primarie gli elettori possono presentarsi alle urne e votare fino alla chiusura dei seggi. Hanno la possibilità di votare per corrispondenza e in alcuni stati le persone possono votare prima del giorno delle elezioni.
I caucus dell’Iowa, invece, si tengono nel tardo pomeriggio fino alle 7:00 di sera in tutte le 99 contee dello Stato e gli elettori devono prendere parte di persona all’evento. I caucus sono gestiti dai partiti, mentre le elezioni primarie sono solitamente (ma non sempre) gestite dallo Stato.
Le regole consentono agli elettori dell’Iowa di registrarsi per votare e anche cambiare partito fino all’ultimo momento. E questo – secondo il Washington Post – potrebbe rappresentare una tentazione per i liberal, perché permetterebbe loro votare per il candidato repubblicano più debole in modo che sia più facile per Biden poterlo battere.
l’Iowa costituisce una quota modesta sul numero totale di delegati che andranno alla Convention del partito (solo l’1,6%). Ma poiché è il primo “termometro” elettorale viene seguito con curiosità per vedere se le scelte finali confermano le previsioni.