Ieri sera Ron DeSantis e Nikki Haley, in un dibattito trasmesso dalla Cnn, si sono accusati a vicenda, hanno presentato i loro programmi, si sono lamentati che Trump non fosse con loro sul palco. Ma Trump, come un fantasma, non era tra loro, ma era con loro.
Ci sono state battute roventi e recriminazioni in quest’ultimo incontro con l’elettorato prima che lunedì si metta in movimento il grande circo elettorale americano con il primo caucus in Iowa.
Ron DeSantis e Nikki Haley si sfidavano mentre l’ex presidente Donald Trump, anche lui in Iowa, a pochi chilometri di distanza, teneva un Town Hall, un incontro con gli elettori, snobbando i suoi inseguitori. Secondo tutti i sondaggi sarà lui il vincitore del caucus, la sorpresa sarà solo per vedere chi si assicurerà il secondo posto.
In questa situazione un po’ surreale Nikki Haley e Ron DeSantis hanno cercato di nascondere la loro recòndida speranza di presentarsi come la migliore alternativa in caso che Donald Trump, con tutti i procedimenti legali che lo inseguono, fosse costretto a dare forfait. Un fatto questo che ha reso l’ex presidente, anche se era assente al dibattito, come il protagonista della sfida. De Santis e Haley duellavano, mentre Trump nel “salotto” creato da Fox News rispondeva con finta docilità alle melassate domande che i conduttori gli hanno fatto in una platea di fan che ad ogni risposta gli hanno ricordato la loro viscerale devozione.
DeSantis e Haley hanno lottano per posizionarsi come principale alternativa a Trump, ed entrambi sperano che un ottimo secondo posto in Iowa possa dare nuova vita alle loro campagne. I due candidati così hanno avuto un confronto molto duro, si sono scambiati accuse reciproche, chiamandosi a vicenda “bugiardi”.

DeSantis si è in gran parte appoggiato al suo passato come governatore della Florida, sostenendo di aver costruito un record nel raggiungimento delle priorità conservatrici. Haley, che ha lasciato l’incarico di governatore nel 2017 e poi è diventata l’ambasciatrice americana presso le Nazioni Unite, ha adottato un approccio più tollerante.
Durante uno scontro sul ruolo degli Stati Uniti nel sostegno all’Ucraina nella sua guerra contro la Russia, DeSantis ha accusato Haley di convinzioni “globaliste”. “Pensa che disponiamo di risorse illimitate”, ha aggiunto. Haley ha risposto con una critica feroce al fatto che la campagna di DeSantis fino ad oggi non sia riuscita a soddisfare le alte aspettative. “Ha incassato 150 milioni di dollari attraverso la sua campagna elettorale. Non ha nulla da dimostrare”, ha detto Haley. “Ha speso più soldi in aerei privati che in spot pubblicitari cercando di convincere i cittadini dell’Iowa a votare per lui. Se non puoi gestire una campagna, come gestirà il Paese?” ha commentato.
Alla domanda se Trump abbia il “carattere per essere di nuovo presidente”, DeSantis e Haley hanno evitato a turno di rispondere. “Sono d’accordo con molte delle sue politiche, ma il suo modo non è il mio modo”, ha risposto Haley. “Non ho vendetta, non prendo le cose sul personale”.
L’unica cosa su cui DeSantis e Haley sono stati d’accordo per tutta la notte è che Trump avrebbe dovuto essere sul palco. A un certo punto, Haley ha detto: “Vorrei che Donald Trump fosse qui, è lui quello contro cui sto correndo”. E DeSantis ha replicato: “Donald Trump dovrebbe essere sul palco. Lo deve a voi, popolo dell’Iowa, per spiegare questo cambiamento che ha avuto nel suo posizionamento”. Prima di aggiungere: “Deve spiegare perché non ha costruito il muro e perché ha aggiunto 7,8 trilioni di dollari al debito pubblico”.
“Non possiamo attraversare altri quattro anni di caos. E se sarà eletto Donald Trump, ci saranno altri quattro anni di caos”. È quanto ha ripetuto l’ex governatrice della Carolina del Sud Nikki Haley.
E la parola caos è stata più volte ripetuta nel “salotto accanto”, usata da Trump per accusare Biden di essere il responsabile del “caos attuale”. “Hanno il caos al confine. C’è caos nelle forze armate, la gente si sta svegliando”, incolpando Biden di “non riuscire a mettere insieme due frasi. Trump si è anche preso i meriti della ottima situazione economica in cui versa il Paese. “Penso che il mercato azionario stia salendo perché sono in testa a Biden in tutti i sondaggi e ci sarà un crollo dell’economia se non vinco”, ha aggiunto, tornando poi ad attaccare l’amministrazione Biden sulle politiche per l’immigrazione. “Con me alla Casa Bianca non ci saranno più le città santuario”, “Stiamo facendo entrare nel paese terroristi e criminali”.
Gli applausi sono stati scroscianti. L’Iowa è sicuramente con lui.