Teatrini politici al Congresso che fanno esplodere la rabbia tra la maggioranza repubblicana. Una carica di rancore che si sta trasformando in una sorta di antropofagia politica. Un cannibalismo all’interno del GOP che sta mettendo nuovamente in crisi i repubblicani dopo che lo speaker della Camera Mike Johnson ha approvato il bilancio federale senza i tagli che l’ala conservatrice del partito voleva e che per questo ad ottobre ha liquidato l’allora speaker della Camera Kevin McCarthy. Ma non solo.
Il rancore è così forte che Hunter Biden è solo uno degli obiettivi che i repubblicani vogliono colpire dopo che hanno avviato l’inchiesta per mettere sotto impeachment il presidente e ora vogliono mettere sotto inchiesta da parte del Congresso sia il segretario alla Homeland Security, Alejandro Mayorkas per i problemi alla frontiera meridionale con il Messico, sia e il capo del Pentagono, Lloyd Austin, che, senza informare nessuno, si è sottoposto ad un intervento chirurgico che lo ha tenuto in ospedale per alcuni giorni, e per questo lo accusano di violata consegna.
Ad innescare la nuova carica di rabbia c’è stata l’inaspettata visita di questa mattina del figlio del presidente che a sorpresa è andato al Campidoglio per partecipare di persona alla riunione della Commissione di Vigilanza della Camera riunita per deferirlo all’autorità giudiziaria poichè si è rifiutato di testimoniare nelle udienze a porte chiuse. Una provocazione che ha creato la stizzita goffa reazione da parte dei commissari repubblicani trasmessa in diretta televisiva che, dopo essersi ripetutamente rifiutati di testimoniare davanti la Commissione d’inchiesta sul tentativo insurrezionale del 6 gennaio, accusano il figlio del presidente di essere un codardo.
Hunter Biden è in disaccordo per rendere la sua testimonianza a porte chiuse. Ha accettato di presentarsi davanti ai commissari, ma chiede che l’udienza sia pubblica. Una proposta che i repubblicani rifiutano. Hunter Biden era accompagnato dai suoi avvocati Abbe Lowell e Kevin Morris si è seduto tra il pubblico e non ha risposto alle domande.
I repubblicani delle Commissioni di Vigilanza e di quella della Giustizia, ambedue presiedute da due parlamentari fedelissimi di Trump, dovrebbero votare separatamente, forse oggi stesso, la decisione di demandare all’autorità giudiziaria la richiesta di incriminare Hunter Biden per oltraggio al Congresso.

Hunter Biden e i suoi avvocati accusano i parlamentari repubblicani della commissione di aver fatto trapelare selettivamente o interpretano in modo errato i fatti discussi nelle udienze a porte chiuse per dare una luce sinistra alle sue attività e per questo chiedono che l’udienza sia pubblica.
Il presidente della Commissione di Vigilanza, James Comer, e il presidente della Commissione Giustizia, Jim Jordan, hanno detto che Biden deve prima testimoniare a porte chiuse. Il massimo esponente democratico della Commissione, Jamie Raskin, ha respinto questa affermazione sostenendo che “non esiste alcun precedente” per cui la Camera possa accusare un privato cittadino di oltraggio al Congresso quando si è offerto di testimoniare sotto giuramento pubblicamente e in un giorno scelto dal Comitato.
Le accuse al centro dell’indagine condotta dai repubblicani derivano da affermazioni non provate secondo cui il presidente sarebbe coinvolto o avrebbe beneficiato finanziariamente dagli affari esteri di suo figlio, rendendo il figlio del presidente un testimone cruciale per la loro indagine. Finora, nonostante le numerose indagini e i controlli finanziari i repubblicani non hanno trovato nessuna prova del coinvolgimento del presidente negli affari del figlio.
Ma questo non ha tuttavia impedito che a metà dicembre, nel tentativo di mettere in difficoltà la Casa Bianca, la Camera ha votato a favore dell’apertura formale di un’inchiesta per impeachment nei confronti di Joe Biden. Si tratta di una procedura che non ha possibilità di arrivare a conclusione, visto che il Senato è sotto il controllo dei Democratici. Ciò nonostante si sta trasformando in un altro grattacapo politico per Biden in vista delle elezioni presidenziali di novembre.
Hunter è sotto accusa per evasione fiscale e possesso illegale di armi: alle sue vicende giudiziarie si agganciano le iniziative contro il padre. Gli investigatori del Congresso dicono di avere ottenuto quasi 40.000 pagine di documenti bancari già depositati in giudizio e molte ore di testimonianze, incluse quelle di funzionari di alto rango del Dipartimento di Giustizia incaricati delle indagini su Hunter.
I democratici si sono opposti in blocco, parlando di “farsa” perpetrata per vendicare i due procedimenti di impeachment contro Trump.
Domani Hunter Biden dovrà comparire in tribunale a Los Angeles per essere incriminato per evasione fiscale. Secondo l’accusa, Hunter Biden non avrebbe pagato un milione e mezzo di dollari per gli anni fiscali dal 2016 al 2019 e non avrebbe presentato la dichiarazione dei redditi per l’anno fiscale 2018.