La rivolta del 6 gennaio 2021 al Campidoglio non è stata una sedizione, e perciò uno dei primi atti della futura amministrazione Trump sarà quello di graziare gli “ostaggi” condannati per averne preso parte.
Ad annunciarlo, tre anni esatti dopo l’assalto, è stato proprio l’ex presidente durante un comizio elettorale in Iowa. Peraltro, è proprio per i fatti del 2021 che il tycoon newyorkese potrebbe essere squalificato dalle elezioni 2024 nel caso la Corte Suprema ritenesse applicabile nei suoi confronti la cosiddetta clausola anti-insurrezione della Costituzione USA.
Parlando davanti a più di mille sostenitori in una palestra scolastica, Trump ha ripetuto le sue teorie sulle elezioni “rubate” del 2020, presentandosi come vittima di una persecuzione politica. Il guru del GOP ha inoltre definito i partecipanti alla rivolta del 2021 non come prigionieri ma come “ostaggi” che “hanno già sofferto abbastanza” – promettendo in gran parte di graziarli in novembre quando verrà eletto “per la terza volta” alla Casa Bianca.
Trump si è poi spinto a sostenere che la vera “insurrezione” è l’ondata di migranti entrati negli USA attraverso il confine meridionale durante l’amministrazione Biden.
L’Iowa sarà sede del primo caucus repubblicano il prossimo 15 gennaio. Secondo la maggior parte dei sondaggi, Trump è attualmente in testa a tutti i concorrenti con oltre 30 punti percentuali di vantaggio.