Amaro Natale per Rudy Giuliani. L’ex sindaco di New York ha fatto richiesta per la bancarotta personale, il “Chapter 11”, al tribunale fallimentare sommerso dalle spese legali e non solo per la condanna a risarcire 148 milioni di dollari a due donne da lui diffamate, ma per una valanga di debiti, perlopiù spese legali, non pagate.
Giuliani ha presentato documenti del suo stato patrimoniale per ottenere la protezione dai creditori elencando 400 milioni di dollari di debiti contro 10 milioni di dollari di beni di sua proprietà. Una mossa che concede a Giuliani di “congelare” per il momento le richieste dei creditori e mette in pausa il contenzioso civile.
“La richiesta non dovrebbe essere una sorpresa per nessuno”, hanno detto in una nota Heath Berger e Gary Fischoff, gli avvocati di Giuliani specializzati in diritto fallimentare. “Nessuna persona ragionevole avrebbe potuto credere che Giuliani sarebbe stato in grado di far fronte alle sue spese legali”.
Nella sua richiesta per la bancarotta, l’ex sindaco di New York City ha elencato quasi 154 milioni di dollari di debiti esistenti, incluso un milione di dollari in tasse non pagate, denaro che deve ai suoi avvocati e milioni di dollari di debiti con le banche e con le carte di credito. Ha stimato che il suo patrimonio è tra 1 milione e 10 milioni di dollari.
Il debito più grande sono i 148 milioni di dollari che gli è stato ordinato di pagare una settimana fa per aver rilasciato false dichiarazioni su Wandrea “Shaye” Moss e sua madre, Ruby Freeman, le due scrutatrici elettorali della Georgia ingiustamente accusate dall’ex sindaco di New York che nei suoi tentativi di invalidare le elezioni del 2020 aveva ripetutamente affermato che erano parte dei brogli elettorali.
Ieri sera il magistrato federale Beryl Howell, che ha presieduto il processo per diffamazione, aveva detto che “Il caso è chiuso e il condannato deve pagare”. Giuliani con le sue false e perfide affermazioni aveva messo le due donne al centro di una tempesta mediatica a cui hanno fatto seguito minacce di morte e atti di vandalismo tanto che son dovute scappare da casa, abbandonare il lavoro, per rifugiarsi poi in casa di parenti.
ll giudice Howell aveva stabilito che Giuliani doveva saldare immediatamente i 148 milioni di dollari dei risarcimenti assegnati dalla giuria popolare . Una decisione dettata dopo la condanna perchè le due donne si erano nuovamente rivolte al magistrato poichè Giuliani continuava ancora nei podcast e negli incontri con i giornalissti a diffondere le sue bugie diffamandole.
Ieri sera il giudice Howell aveva emendato i 30 giorni di tempo che normalmente vengono concessi ad una persona condannata per diffamazione per presentare la propria situazione patrimoniale, rendendola “immediatamente esecutiva” poichè Giuliani si era rifiutato durante il processo di presentare una lista di tutti i suoi beni.
Ed oggi c’è stata la contromossa. Anche se Giuliani ha chiesto al tribunale la bancarotta personale non può cancellare i suoi obblighi nei confronti di Freeman e Moss perché non è possibile farlo “dopo una condanna per comportamento intenzionale e dannoso”.
Gli avvocati di Freeman e Moss hanno detto che utilizzeranno ogni strumento disponibile per riscuotere il risarcimento. Giuliani può sempre ricorrere in appello ma prima deve dimostrare che in caso di sconfitta abbia la disponibilità finanziaria per garantire di riasarcire le persone che ha diffamato. In ogni caso, tenterà in tutti i modi di ostacolare la squadra di avvocati di Freeman e Moss. E la richiesta della bancarotta personale è solo un primo passo in questa direzione.
Da ricordare che Giuliani è stato citato in giudizio dal suo ex avvocato Robert Costello, che lo ha rappresentato per anni nelle indagini federali e statali, nonché in cause civili e procedimenti disciplinari legali, al quale non ha pagato 1,4 milioni di dollari in spese legali . Deve soldi anche alle ex mogli. Il New York Times ha scritto che oltre all’avvocato Costello deve quasi 3 milioni di dollari in altre spese legali, che inevitabilmente aumenteranno con la sua incriminazione in Georgia. A luglio ha anche messo in vendita il suo appartamento a Manhattan chiedendo 6,5 milioni di dollari. Secondo l’influente giornale di New York Giuliani, dopo essersi legato a Trump, ha perso quasi tutti i suoi clienti. Guadagna circa 400 mila dollari l’anno con il programma radiofonico su WABC insieme alle entrate derivanti da un podcast e da una trasmissione in live streaming. Persone a lui vicine hanno detto al giornale che le sue entrate non sono affatto sufficienti a coprire i suoi debiti.
Quando Giuliani si candidò alla presidenza nel 2008, la CNN fece la disamina del patrimonio dell’ex sindaco, che era ancora sulla cresta dell’onda, affermando cche aveva oltre 52 milioni di dollari. Il suo reddito nel 2006 è stato stimato a 17 milioni di dollari, la maggior parte dei quali proveniva da compensi per conferenze oltre al lavoro legale e a quello di lobbista. Nel 2021 la sua licenza legale a New York è stata sospesa.