Caccia a un dossier supersegreto scomparso dalla Casa Bianca con informazioni altamente sensibili sulla Russia, e sulle ingerenze russe nelle elezioni del 2016. L’ultima volta che è stato visto era stato preso dalla scrivania di Donald Trump da Mark Meadows, l’ex capo dello staff, alcuni giorni prima che l’ex presidente lasciasse la presidenza.
Questa nuova “spy story” è stata svelata dalla CNN che con molta enfasi rivela quanto raccontato da Cassidy Hutchinson, l’aiutante di Mark Meadow, che è quasi certa che il suo ex capo poi abbia preso il dosssier e se lo sia portato a casa.
Il file scomparso conteneva anche le indagini compilate dai servizi segreti dei Paesi della NATO sulla disinformazione russa su internet.
Secondo la CNN, “L’intelligence era così sensibile che i legislatori e gli assistenti del Congresso che avevano autorizzazioni di sicurezza top-secret potevano esaminare il materiale solo presso la sede della CIA a Langley, in Virginia, dove potevano leggere il materiale in una speciale sala per le consultazioni dei documenti super riservati”.
“Il dossier è stato visto l’ultima volta nell’Ufficio Ovale durante gli ultimi giorni in cui Trump era ancora in carica. L’ex presidente aveva ordinato di portarlo lì in modo da poter declassificare una serie di documenti relativi alle indagini dell’FBI sulla Russia”, riferisce la CNN. “Sotto la direzione dell’allora capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows, il dossier fu redatto da alcuni assistenti repubblicani che lavoravano per cancellare le informazioni più sensibili in modo che potessero essere declassificate e rese pubbliche”. Nelle convulse ore prima dell’insediamento di Joe Biden, Meadows ha portato la copia redatta al Dipartimento di Giustizia, ma da allora i documenti originali sono scomparsi.

“I funzionari del Dipartimento di Giustizia – afferma Cnn – hanno ripetutamente rifiutato di discutere del dossier “. Il network televisivo aggiunge che i documenti non erano tra quelli classificati trovati durante la perquisizione dell’anno scorso a casa di Trump a Mar-a-Lago.
La scomparsa del dosssier – ha aggiunto Cnn – è stata così preoccupante che quando se ne sono accorti i funzionari dell’intelligence hanno informato i leader della Commisssione sui Servizi Segreti del Senato per dare i particcolari della vicenda e gli sforzi che venivano fatti per cercare di recuperarli. Negli oltre due anni trascorsi da quando Trump ha lasciato la Casa Bianca il dossier non è stato ritrovaato.
Nel dettaglio, afferma Cnn, c’erano informazioni raccolte dai servizi di spionaggio americani e dei paesi della NATO su russi e agenti russi, sui metodi usati dal presidente Vladimir Putin per aiutare Trump a vincere le elezioni del 2016, e c’erano anche le informazioni sugli investimenti degli oligarchi e sui metodi usati da Mosca per la disinformazione in rete. Il fascicolo del dossier, descritto come spesso 10 pollici, conteneva anche le informazioni sull’indagine “Crossfire Hurricane” dell’FBI sulla campagna Trump del 2016 e sulla Russia. Le informazioni su Putin e sugli oligarchi erano tra i materiali classificati più sensibili, e gli alti funzionari dell’amministrazione Trump hanno ripetutamente cercato di impedire all’ex presidente di rilasciare i documenti.
Cassidy Hutchinson ha testimoniato al Congresso e ha scritto nel suo libro di memorie che crede che Meadows abbia portato a casa la versione non redatta del raccoglitore. Ha detto che l’ultima volta che lei lo ha visto era nella cassaforte del suo capo.
Un avvocato di Meadows, tuttavia, nega che il suo cliente abbia gestito male la consegna del dossier, affermando che qualsiasi suggerimento che sia stato lui il responsabile della scomparsa del carteggio con le informazioni riservate è “completamente sbagliata”.
La caccia al dossier si è raffreddata con il passare del tempo, ma il mistero non è stato ancora risolto.
Cnn ha detto che la CIA, l’FBI, gli Archivi nazionali e l’Ufficio del direttore dell’intelligence nazionale hanno rifiutato di commentare questa storia.