Il presidente repubblicano della Camera, Mike Johnson, ha dichiarato che la Camera offuscherà i volti di alcuni partecipanti agli scontri in Campidoglio del 6 gennaio per evitare che vengano incriminati dal Dipartimento di Giustizia – venendo perciò accusato di impedire al Dipartimento di Giustizia di ottenere informazioni sui rivoltosi non ancora incriminati.
“Dobbiamo offuscare alcuni volti di persone che hanno partecipato agli eventi di quel giorno perché non vogliamo che subiscano ritorsioni e che siano accusati dal Dipartimento di Giustizia”, ha dichiarato martedì Johnson, che all’epoca difese i tentativi di Trump di ribaltare i risultati.
“Vogliamo che il popolo americano tragga le proprie conclusioni”, ha detto Johnson. “Non credo che i funzionari eletti di parte a Washington debbano presentare una narrazione e aspettarsi che sia considerata la verità definitiva”.
In seguito alla nomina di Johnson al posto dell’ex speaker Kevin McCarthy, la Commissione sul 6 gennaio ha caricato online buona parte dei filmati relativi all’assalto del Campidoglio. In passato Il neo-presidente repubblicano aveva dichiarato che, per evitare qualsiasi forma di rappresaglia, i volti delle persone sarebbero stati intenzionalmente sfocati. Tuttavia, le dichiarazioni di martedì lasciano intendere che il processo servirebbe anche a proteggere da presunte rappresaglie da parte del Dipartimento di Giustizia.
Raj Shah, un portavoce di Johnson, ha in seguito rettificato le dichiarazioni dello Speaker, insistendo sul fatto che la decisione di nascondere le identità è stata presa per proteggere i rivoltosi dalle molestie del pubblico, e non del Dipartimento di Giustizia.
Quest’ultimo ha infatti da tempo accesso ai filmati e li ha utilizzati in alcuni dei circa 1.200 processi penali contro imputati legati alla rivolta. Anche se i video sono già nelle mani dell’accusa, nascondere i volti delle persone può scoraggiare gli aspiranti cittadini-detective dal fornire piste all’FBI. Numerosi utenti online hanno già aiutato le autorità a identificare diverse persone utilizzando software di riconoscimento facciale e i social media.
Nel frattempo, alcuni dei filmati diffusi dalla commissione sono stati già di teorie del complotto: ad esempio, alcune immagini mostrano un rivoltoso esibire quello che sembra un distintivo federale – il che ha spinto diversi sostenitori repubblicani a ritenere che l’assalto sia stato causato dagli agenti federali. In realtà, si è poi scoperto trattarsi di una semplice sigaretta elettronica.
Johnson sostiene da tempo che l’insurrezione del 6 gennaio sia stata per lo più non violenta. Ciononostante, 117 sediziosi sono già stati accusati o condannati per reati che includono l’uso di armi, o l’aver causato gravi lesioni fisiche ad agenti di polizia.