La maggioranza repubblicana alla Camera rischia di assottigliarsi ancora di più. Già è striminzita poiché solo pochi voti separano i repubblicani dai democratici. Attualmente la Camera è composta da 434 parlamentari. 221 sono repubblicani, 213 democratici, un seggio è vacante e un altro, quello di Bill Johnson in Ohio sta per essere vacante. Se i due seggi dovessero essere conquistati entrambi dai democratici la Camera avrebbe 435 seggi dei quali 220 repubblicani e 215 democratici. E questo vantaggio si assottiglierebbe ancora di più se George Santos, come tutto lascia credere, sarà espulso dalla Camera.
Martedì prossimo gli elettori del secondo distretto congressuale dello Utah voteranno in un’elezione speciale per occupare l’ultimo seggio vacante rimasto alla Camera.
La repubblicana Celeste Maloy e la democratica Kathleen Riebe sono le candidate per sostituire l’ex deputato repubblicano Chris Stewart, che si è dimesso a settembre dopo sei mandati a causa della malattia della moglie. Le elezioni di martedì si sono rese necessarie perché non c’è stato il tempo per preparare le elezioni primarie. Maloy è un avvocato ed è stata la principale consulente legale di Stewart al Congresso. Riebe è una senatrice statale e la leader della minoranza democratica.
Maloy ha vinto le primarie del GOP di settembre con il 39% dei voti sull’ex rappresentante statale Becky Edwards e sull’ex presidente del partito statale Bruce Hough. Riebe ha vinto la nomination democratica a giugno.
Il secondo distretto congressuale comprende una parte della contea di Salt Lake City, un’area democratica che ha votato per Joe Biden nel 2020. Mentre tutte le altre 12 contee del distretto hanno votato per Trump. Dopo l’ultimo censimento, i repubblicani hanno ridisegnato i confini per dividere la contea di Salt Lake tra i quattro distretti congressuali dello stato, diluendo la forza di voto della base democratica dello stato.
In Ohio, invece il consiglio di amministrazione della Youngstown State University ha offerto al congressman repubblicano Bill Johnson l’incarico di decimo presidente dell’università. Johnson non ha accettato immediatamente l’offerta, ma tutto lascia credere che accetterà la proposta prima della fine dell’anno.