I democratici tornano a sorridere. Demoralizzati dai sondaggi che mostrano in affanno il presidente Joe Biden, vedono che i temi sociali aspramente combattuti dai repubblicani passano l’esame dell’elettorato e danno speranze alla campagna elettorale in vista delle prossime elezioni del 2024.
I repubblicani accusano il colpo e minimizzano le sconfitte sostenendo che “le elezioni del 2024 – ha detto il congressman repubblicano Jim Jordan ai microfoni di CNN- si concentreranno su altre questioni molto più importanti”.
Il diritto delle donne per la scelta della maternità è stato approvato in Ohio e il diritto per interrompere la gravidanza sarà sancito dalla Costituzione statale. Il provvedimento stabilisce il “diritto individuale alle proprie cure mediche riproduttive, incluso, ma non limitato, all’aborto”. Ma non solo. Sempre in Ohio è stata approvata una misura per legalizzare la marijuana per uso ricreativo. Sono ora 24 gli Stati dell’Unione che hanno legalizzato la marijuana. Le banche devono rispettare la legge federale, che afferma che la marijuana è illegale. Pertanto, fornire servizi bancari a un dispensario di cannabis, incluso un conto corrente, o depositare soldi nelle cassette di sicurezza, è un atto federale illegale. Una stortura che in qualche modo deve essere corretta e, naturalmente, più stati legalizzano la marijuana ricreativa, più forte è la pressione per trovare una soluzione al problema.
In Kentucky Andy Beshear, il governatore democratico in uno Stato profondamente rosso, il colore dei repubblicani, è stato confermato. Ha battuto Daniel Cameron, il candidato appoggiato da Donald Trump.
Nel Rhode Island il seggio alla Camera lasciato dal congressman democratico Ciceline, è stato conquistato da un altro democratico, Gabe Amo.
In Virginia i democratici hanno mantenuto la maggioranza al Senato statale e hanno conquistato anche quella della Camera statale. Un duro colpo per il governatore repubblicano Glen Youngkin che ora vede bloccata la sua agenda legislativa. I candidati democratici, nel frattempo, hanno sottolineato il loro sostegno al diritto all’aborto, e le loro vittorie garantiscono che i repubblicani non saranno in grado di limitare seriamente la procedura nello stato. Alcuni alleati di Youngkin speravano che una forte prestazione repubblicana in Virginia avrebbe potuto spingere il popolare governatore nella corsa presidenziale repubblicana come alternativa a Donald Trump. Invece, le vittorie democratiche garantiscono di fatto che Youngkin resterà a Richmond.

I repubblicani hanno confermato Tate Reeves come governatore del Mississippi che ha battuto Brandon Presley, il cugino di Elvis Presley. La democratica Cherelle Parker è stata eletta 100esimo sindaco di Filadelfia, prima donna a ricoprire questa carica. Sempre in Pennsylvania il democratico Dan McCaffery ha sconfitto la repubblicana Carolyn Carluccio per un seggio alla Corte Suprema statale. McCaffery è stato esplicito nel suo sostegno al diritto all’aborto in una corsa che si è concentrata anche sull’integrità elettorale nello stato. Entrambe le parti si sono accordate per non spendere più di 15 milioni di dollari per queste elezioni.
Il presidente Biden ha telefonato sia al governatore del Kentucky Andy Beshear che a Cherelle Parker per congratularsi per le loro vittorie elettorali.
Benché le elezioni di ieri sembrino poco importanti, in realtà sono fondamentali. La politica locale negli Stati Uniti è l’anima della politica nazionale. Si comincia dai piccoli comuni, dai consigli scolastici, per poi passare alle amministrazioni dei comuni e delle contee per eleggere legislatori locali, sceriffi, magistrati, amministratori che offrano risoluzioni ai problemi dove gli elettori vivono: le leggi locali, l’andamento scolastico, la lotta all’inquinamento, lo sviluppo delle energie alternative, il problema degli homeless, quello degli affitti alti, delle mense, degli aiuti sanitari, sociali, delle aziende in crisi e dell’occupazione, perché è proprio dalle politiche locali che parte la corsa dei politici per andare a Washington.
Il loro rapporto con l’elettorato è diretto e personale. Alle stazioni dei treni stringono le mani, regalano bottoni e gadget elettorali. Come i piazzisti di una volta suonano i campanelli delle abitazioni e si presentano, parlano dei programmi che se eletti vorrebbero attuare. Ma soprattutto sanno che il loro posto a Washington è assicurato fintanto che continueranno a coltivare il rapporto con i loro elettori.